Dalle carte di credito alle e-mail, i dati sensibili sono nascosti dalla luce
Un team dell’Università di Padova ha messo a punto un sistema per far viaggiare in sicurezza i dati sui fotoni
Dati sensibili come numeri di carte di credito, e-mail e referti medici possono viaggiare sicuri, nascosti dalla luce. È possibile farlo, come dimostra l'esperimento dell'università di Padova che è riuscito a scambiare dati in codice in modo sicuro, facendoli viaggiare sui fotoni, le particelle di luce. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Communications, si deve a Davide Bacco, Matteo Canale, Nicola Laurenti, Giuseppe Vallone e Paolo Villoresi.
Sono tantissimi i dati sensibili che viaggiano ogni giorno sulla rete ed è essenziale garantire che giungano a destinazione inviolati e con un mittente sicuro. I sistemi attuali a garanzia della sicurezza si basano su algoritmi che utilizzano come chiavi crittografiche sequenze che sfruttano il codice binario (0 e 1), condivise solo tra mittente e destinatario e nascoste al resto della rete. Ma non sempre questi sistemi sono sicuri.
''Sfruttando i principi della fisica quantistica - spiega Villoresi - per due utenti distanti è possibile condividere chiavi crittografiche con la garanzia di una segretezza incondizionata, vale a dire l'impossibilità per un intruso di leggere la chiave senza essere scoperto''. Se un intruso tenta di leggere dati che viaggiano sui fotoni, ne altera le proprietà e viene scoperto.
Ma se in laboratorio i sistemi di crittografia quantistica si realizzano in ambienti isolati e basandosi sull'ipotesi di poter scambiare un numero grande di fotoni, nella realtà le cose cambiano. In un sistema di crittografia quantistica realistico la percentuale di dati sicuri spediti diminuisce al diminuire del numero di fotoni inviati e all'aumentare del rumore nel canale di trasmissione e nei dispositivi di ricezione. Nell'esperimento i ricercatori hanno dimostrato che è possibile, invece, scambiare chiavi segrete tra due utenti anche in presenza di rumore e inviando un numero limitato di fotoni.