Un nuovo sistema web servirà a proteggere i milanesi dai rischi di piena dei fiumi
Lo strumento messo a punto dal Politecnico di Milano sarà a disposizione dei cittadini e delle attività commerciali insediate lungo i fiumi Seveso, Olona e Lambro
Un sistema via web che permette di conoscere con un anticipo di 24-36 ore la possibile esondazione di Seveso, Olona e Lambro. Uno strumento a disposizione dei cittadini per predisporre misure di protezione preventiva per limitare i danni in caso di alluvione.
È stato presentato nell'ambito del convegno "Gestione comunale dell'emergenza di piena: sistemi di monitoraggio e previsione" organizzato dal Politecnico e dal Comune. L'iniziativa si è svolta presso la Sala Conferenze della Protezione Civile di Milano, con il patrocinio del ministero dell'Ambiente, del Comune e della Regione Lombardia.
Sono intervenuti al convegno con la moderazione del responsabile regionale della difesa idraulica il responsabile della protezione civile del comune di Milano, il comandante dei vigili del fuoco di Milano i ricercatori del Politecnico, la Protezione Civile nazionale, regionale e dei comuni di Monza e Milano e Bovisio Masciago.
Il convegno ha discusso e analizzato come le disposizioni di criticità metereologica emesse dal Dipartimento di Protezione civile nazionale sono elaborate dalla protezione civile regionale e trasmesse ai comuni e quali sono gli strumenti tecnici a disposizione dell'amministrazione comunale per la gestione dell'emergenza di piena, una volta ricevuti questi avvisi di criticità.
In particolare è stato presentato il sistema web ad accesso libero di previsione di piena (SOL-Seveso Olona-Lambro - sol.mmidro.it), che permette di conoscere in anticipo la possibile futura esondazione dei principali corsi d'acqua milanesi in modo che cittadini, attività commerciali e autorità possano attivare liberamente le proprie misure di protezione preventiva per la riduzione dei danni. Ciò contribuisce ad incrementare la consapevolezza e la preparazione al pericolo alluvionale, aumentando la resilienza del territorio tra i fiumi Seveso, Olona e Lambro. SOL è quindi sinergico ai sistemi di Protezione Civile grazie a un insieme di notifiche rivolte al cittadino, che vive o si trova di passaggio in un'area potenzialmente allagabile.
Il sistema SOL permette di conoscere come le previsioni di pioggia generate da diversi modelli meteorologici producano, in funzione delle condizioni di umidità del suolo e delle opere idrauliche, piene pericolose rispetto alla capacità di smaltimento dei singoli tratti dei corsi d'acqua. Tale attività è complementare a quelle di monitoraggio del livello idrico che, da solo, risulta inadeguato per la quasi totalità dei corsi d'acqua italiani, ove i tempi di formazione della piena sono brevi rispetto ai tempi di attivazione delle misure di protezione preventiva.
Il sistema è stato realizzato da un gruppo di ricercatori della sezione Scienze e Ingegneria dell'Acqua del Politecnico di Milano con l'ausilio della startup universitaria Modellistica e Monitoraggio Idrologico, con un know-how pluriennale sulla ricerca e sperimentazione dei processi idrologici e idraulici, che determinano la formazione delle piene. SOL combina in modo innovativo diverse previsioni meteorologiche, misure satellitari, modelli idrologici-idraulici.
Alle attività di ricerca tecnico scientifica che costituiscono la base dello sviluppo di questi strumenti di monitoraggio e previsione dei fenomeni alluvionali si è aggiunta una attività rivolta a verificare l'interesse dei cittadini a tali sistemi. Per tale motivo è stato anche attivata una campagna di crowdfunding (http://sostieni.link/16421) per il mantenimento in esercizio di questo sistema innovativo e alla portata di tutti, che mira a far conoscere in anticipo ai cittadini la possibilità del manifestarsi di eventi di piena pericolosi in modo da poter attivare misure di autoprotezione dei propri beni e della propria incolumità.