L’Orto Botanico di Pisa è il primo in Italia a rendere consultabile on line il proprio patrimonio di piante
È disponibile on line U-plant DISCOVER, l’archivio delle collezioni coltivate, che sarà ufficialmente presentato sabato 20 novembre
L’Orto Botanico di Pisa è il primo in Italia a rendere consultabile virtualmente il proprio patrimonio di piante, circa 2.000 specie provenienti da ogni parte del mondo. Da novembre è infatti on line e liberamente accessibile la piattaforma U-plant DISCOVER, l’archivio delle collezioni coltivate in continuo aggiornamento che i visitatori potranno arricchire con le loro foto. Frutto della collaborazione con il Sistema informatico di Ateneo, il progetto è stato ufficialmente presentato al pubblico nell’aula Savi dell’Orto e Museo Botanico alla presenza di Lorenzo Peruzzi, direttore dell’Orto e Museo Botanico, Pietro Picconi, programmatore del Sistema Informatico di Ateneo, e Marco D’Antraccoli, curatore dell’Orto Botanico.
Le ricerche possibili
La piattaforma permette di fare sia ricerche semplici sia avanzate, con una galleria che mette in evidenza le ultime acquisizioni, e una serie di possibili ricerche tematiche. Ogni esemplare in coltivazione ha una scheda dedicata che riporta le principali informazioni sulla provenienza del materiale, la posizione esatta nell’Orto Botanico e una galleria fotografica in continua crescita, alla quale anche i visitatori potranno contribuire.
Le parole di Mancarella, D’Antraccoli e Peruzzi
"In questa piattaforma si ‘incontrano’ due importanti eccellenze pisane che corrispondono ad altrettanti primati dell’Università di Pisa - ha dichiarato Paolo Mancarella, Rettore dell’Università di Pisa - . Da un lato il più antico Orto Botanico universitario al mondo, dall’altro il know-how tecnologico di un Ateneo che, 60 anni fa, ha creato il primo computer scientifico italiano e nel 1969 ha istituito il primo corso di laurea in informatica d’Italia”. “La disponibilità per il pubblico di tutte le informazioni associate agli esemplari in coltivazione - dice invece Marco D’Antraccoli, curatore dell’Orto Botanico - è un significativo passo in avanti verso una fruizione sempre più approfondita e moderna delle nostre collezioni, circa 2.000 specie provenienti da ogni parte del mondo. Siamo la prima struttura in Italia, e tra le poche nel panorama internazionale, a disporre di uno strumento del genere”. “Siamo convinti - conclude Lorenzo Peruzzi, direttore dell’Orto e Museo Botanico - che questo strumento possa valorizzare ancora di più le nostre collezioni. Chiunque, d’ora in poi, potrà sapere quali specie stiamo coltivando e verificare la loro esatta collocazione nell’Orto Botanico”.