Pneumatici Fuori Uso: Ecopneus si farà carico di altri 220mila pneumatici extra target
La decisione è stata presa con una procedura straordinaria a causa dell'esaurimento delle risorse
Ecopneus raccoglierà ulteriori 220mila PFU, pari a circa 2.000 tonnellate. La decisione è stata presa a seguito di richiesta del Ministero dell’Ambiente e su interessamento diretto del Ministro Galletti; la raccolta verrà espletata con una procedura straordinaria e in via del tutto eccezionale a causa dell'esaurimento delle risorse disponibili derivanti dai contributi. Già nei giorni scorsi, Ecopneus aveva proseguito l’attività di raccolta anche dopo il raggiungimento del target di legge, seppur in una situazione di sovra-costo rispetto ai contributi ricevuti; i prelievi erano poi stati bloccati il 14 dicembre, una volta terminate le risorse disponibili. “Per evitare che questo problema si ripresenti anche il prossimo anno – dichiara Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus – bisogna assicurare che tutti gli operatori del ricambio vendano i pneumatici in modo regolare e provvisti di documenti fiscali. Solo così si riescono a raccogliere risorse sufficienti a coprire i costi del recupero di tutti i PFU generati. Bisogna far emergere il giro di affari derivante dalle vendite in nero e affrontarlo con tutti i mezzi a disposizione. A farne le spese sono gli operatori onesti e, soprattutto, i contribuenti: le vendite irregolari provocano un danno all’erario per il mancato incasso dell’IVA e costringono i produttori ad aumentare il contributo per far fronte all’emergenza ambientale derivante dalla mancata raccolta. Ecopneus è pronta a fare tutto il possibile per contrastare abbandoni illegali che potrebbero derivare dalla fermata della raccolta, ma un comportamento etico e corretto di tutta la filiera e il sostegno di tutte le associazioni di categoria coinvolte risolverebbe questa disfunzione, che è ormai più che evidente”.
Confartigianato: bene, ma cambiamo la legge - “Apprezziamo l'intervento del Ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti, il quale ha recepito le nostre preoccupazioni” dichiara il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli “ma, per evitare che il problema si ripeta, con danni per le imprese e per l'ambiente, bisogna risolverlo alla radice con una modifica della legge del 2011 che regola il ciclo di raccolta e smaltimento di questa tipologia di rifiuti, in modo da garantire il ritiro durante tutto l'anno senza soluzione di continuità. Cosa che peraltro avviene per il riciclo di imballaggi, olii usati, batterie esauste, Raee”.