Pneumatici, “Pfu Zero nelle Isole Minori” arriva alla terza edizione
L’associazione Marevivo e il Consorzio EcoTyre danno ufficialmente il via all”iniziativa; inaugurazione sull’isola d’Elba
La scorsa settimana l’associazione Marevivo e il Consorzio EcoTyre hanno ufficialmente inaugurato la terza edizione di “Pfu Zero nelle Isole Minori”, una campagna di sensibilizzazione e di raccolta e recupero dei Pfu abbandonati in mare e a terra. Dopo l’Isola d’Elba, sono previsti interventi a Lampedusa e Linosa (lunedì 30 maggio), a Ustica (mercoledì 1 giugno) e a Pantelleria (sabato 4 giugno).
In scaletta anche momenti didattici: all’Elba è stato spiegato agli oltre 300 bambini coinvolti nell’iniziativa come funziona la corretta filiera di gestione di questi rifiuti e quanto il recupero sia necessario per la salvaguardia del mare e dei suoi abitanti. Buoni i risultati della verifica sul posto: la squadra di sommozzatori coordinata dal Centro Elbano Diving ha raccolto pochissimi Pfu in mare.
Gli Pfu sono una tipologia di rifiuto cosiddetta permanente: se lasciata in natura e in mare, necessita di centinaia di anni per degradarsi completamente. Se gestita in modo corretto, invece, è riciclabile al 100%: la maggior parte viene triturata, generando il cosiddetto “granulato di gomma”, un materiale di riciclo riutilizzabile per diversi usi come i fondi stradali e le superfici sportive, per l’isolamento o per l’arredo urbano.
“Pfu Zero nelle isole minori” rientra nel più ampio progetto di EcoTyre, Pfu ZERO, che ha l’obiettivo di avere a disposizione una mappatura delle situazioni di abbandono di Pfu segnalate da enti locali, associazioni e cittadini. Le raccolte straordinarie eseguite da EcoTyre sono svolte in modalità totalmente gratuita e senza alcun costo per le Amministrazioni locali. È possibile segnalare un deposito abbandonato di Pfu, collegandosi al sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it): EcoTyre valuta ogni segnalazione, coordinandosi con gli enti locali per gli interventi di raccolta.