Il progetto Enea punta a salvare pasta, olio d'oliva e vino dai cambiamenti climatici
Il progetto ha come partner industriali anche la spagnola DCoop per l'olio d'oliva e la portoghese Sogrape Vinhos per il vino
Nasce un'alleanza fra scienziati e grandi imprese per preservare le eccellenze alimentari delle nostre tavole come la pasta, l'olio e il vino dall'impatto dei cambiamenti climatici. Si chiama MED-GOLD, “Oro del Mediterraneo”, ed è un progetto europeo di ricerca dedicato a vite, olivo e grano duro, minacciati dall'invasione di specie dannose e dal rischio di eventi atmosferici estremi per effetto del climate change. Coordinato dall'ENEA, il progetto ha come partner industriali tre leader mondiali: Barilla per la pasta, la spagnola DCoop per l'olio d'oliva e la portoghese Sogrape Vinhos per il vino.
Finanziato dall'Unione europea con 5 milioni di euro, MED-GOLD prevede la realizzazione di servizi climatici altamente specializzati per ognuna di queste colture, con indicazioni per ottimizzare le tempistiche e le tecniche agricole in relazione all'impatto del riscaldamento globale.
Con Sogrape Vinhos verrà sviluppato un servizio climatico legato all'andamento stagionale della temperatura e al verificarsi di pioggia o siccità, per scegliere al meglio il momento della vendemmia, in modo da consentire ai viticoltori di programmare per tempo i lavori di cantina e l'utilizzo della manodopera.
L'ultima fase di MED-GOLD prevede l'estensione della metodologia ad un altro prodotto di grandissimo consumo, il caffé, per rafforzare la dimensione globale del progetto anche al di fuori dell'area mediterranea e gettare le basi per fornire servizi climatici alla commodity agricola più importante al mondo.
Il bacino del Mediterraneo rischia di essere una delle regioni del Pianeta più esposte alle conseguenze dei cambiamenti climatici, che arriverebbero a minacciare una diversità biologica e culturale estremamente ricca ed interconnessa, oltre ad aumentare la vulnerabilità ai disastri naturali e alle invasioni da parte di specie esotiche dannose per i nostri ecosistemi.