In Russia entro il 2016 tutti i benzinai dovranno ricaricare anche le auto elettriche
La decisione del Governo di Mosca si scontra però con il bassissimo numero di auto elettriche in circolazione nel Paese: sono solo 500
Tutti i distributori di benzina della Russia dovranno installare caricatori per macchine elettriche entro il primo novembre 2016. Lo prevede un decreto firmato il 27 agosto dal primo ministro Dmitri Medvedev, con l'obiettivo di incentivare la produzione e l'uso di vetture non inquinanti. La decisione del Governo di Mosca si scontra però con il bassissimo numero di auto elettriche in circolazione nel Paese: sono solo 500, secondo i dati dell'agenzia Autostat.
Secondo indiscrezioni del tabloid Moskovski Komsomolets, la decisione del primo ministro sarebbe frutto di un'attività di lobby fatta dalla Rostech, la holding statale per l'hi tech, che lo scorso anno ha elaborato dei terminal per ricaricare le auto.
Investimenti cospicui per i benzinai - I proprietari dei distributori dovranno così comprare le stazioni di ricarica (i più economici costano intorno 100mila rubli, circa 1300 euro) per investimenti che si aggirano complessivamente intorno ai 6 miliardi di rubli (78 milioni di euro) e che finirebbero nelle tasche dello Stato. Le auto elettriche sono state introdotte in Russia nel 2011, quando la casa giapponese Mitsubischi ha iniziato a vendere i suoi modelli, affiancata successivamente da Tesla, Bmw e Nissan. Il 2015 è il primo anno in cui il numero di auto vendute non cresce. Nei primi sei mesi sono state piazzate meno di 50 auto, il 25% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.