Scoperta, grazie a un enzima anche i rifiuti vegetali diventano materiali utili
La nuova famiglia di enzimi agisce su uno dei principali componenti delle piante, la lignina. Lo studio è dell'Università di Portsmouth
Un team di ricerca dell’Università di Portsmouth ha scoperto una famiglia di enzimi capaci di trasformare i rifiuti vegetali in materiali utili e sostenibili, come plastica, nylon, combustibili e anche fibre di carbonio.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Communications punta sulla riduzione della dipendenza dal petrolio realizzando prodotti e materiali in grado di offrire un'attraente alternativa all'utilizzo degli scarti vegetali come combustibile, abbassando quindi le emissioni di CO2. La nuova famiglia di enzimi agisce su uno dei principali componenti delle piante, la lignina, che fa da "impalcatura", è essenziale per la distribuzione dell'acqua e costituisce anche una difesa da organismi nocivi.
"Per proteggere la loro riserva di zuccheri, la cellulosa, le piante hanno evoluto un materiale complicato e affascinante chiamato lignina, che solo pochissimi funghi e batteri riescono ad aggredire", commenta John McGeehan, alla guida del gruppo. "Ma la lignina rappresenta anche una vastissima fonte potenziale di materiali sostenibili, perciò trovare un modo per estrarre e sfruttare i suoi componenti fondamentali è davvero un grande successo". I nuovi enzimi scoperti sono in grado di lavorare su una vasta gamma di molecole diverse e questo è un ulteriore vantaggio, perché offre la possibilità di ingegnerizzarli per farli specializzare su una particolare classe di composti e quindi renderli più efficienti.
"Gli enzimi sono catalizzatori biologici che possono svolgere reazioni incredibili - aggiunge McGeehan - demolendo alcuni dei materiali più resistenti, che siano naturali o fatti dall'uomo".