Smog: l’Enea crea un sistema modellistico contro l’inquinamento
Realizzato per il ministero dell’Ambiente, simula il comportamento degli inquinanti nell'atmosfera
L'Enea ha creato Minni, sistema modellistico realizzato per il ministero dell'Ambiente che simula il comportamento degli inquinanti nell'atmosfera per creare mappe orarie di concentrazione degli inquinanti, in particolare delle polveri sottili.
È uno strumento a disposizione delle amministrazioni pubbliche che permette di valutare efficacia e costi sia di misure a contrasto delle emergenze smog che di interventi anti-inquinamento strutturali a lungo termine.
Minni è composto da due sistemi interconnessi: un sistema modellistico per descrivere i processi chimico-fisici in atmosfera e le concentrazioni degli inquinanti sulla base delle condizioni meteo, e uno strumento di analisi, il “Gains-Italy”, in grado di valutare costi e impatti in termini di riduzione delle concentrazioni.
Il sistema antismog messo a punto da Enea evidenzia l'importanza di introdurre "stufe di nuova generazione e filtri antiparticolato per l'utilizzo di legna nel riscaldamento domestico e di efficientare il nostro patrimonio edilizio per consumare meno combustibili fossili”, sottolinea Gabriele Zanini, responsabile della divisione Enea Modelli e tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali. “Per il settore trasporti è sicuramente importante l'introduzione di autobus meno inquinanti, ma occorre soprattutto ridurre le auto in circolazione e portare dalla gomma al ferro sia il trasporto delle merci che delle persone".
In un recente studio dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (Eea) in Italia nel 2012 i decessi prematuri attribuibili all’inquinamento dell’aria sono stati oltre 84mila (il 17% dei decessi di questo tipo in Europa), di cui il 70% attribuibili a polveri sottili, il 26% al biossido di azoto e il 4% all’ozono. Ci sono poi le evidenze del rapporto Economic cost of the health impact of air pollution in Europe, che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha realizzato insieme all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), da cui emerge che nel 2015 un abitante su 4 in Europa si è ammalato o è morto prematuramente a causa dell’inquinamento dell’ambiente.