Il sogno dei vichinghi: la Norvegia finanzia il primo supertunnel per le navi
Lunga oltre 1.700 metri, scavata ai piedi di una montagna, la galleria marittima per grandi imbarcazioni era anche nei progetti di Adolf Hitler. Costerà 200 milioni di euro. Lavori al via nel 2018
La Norvegia sta mettendo a punto un progetto gigantesco che potrebbe fare impallidire analoghe grandi opere nel resto del mondo. Il governo di Oslo ha annunciato il via al finanziamento per la costruzione del primo tunnel navale mai realizzato, che dovrebbe garantire una navigazione sicura in un tratto di mare particolarmente esposto, tra i fiordi di Bergen e Alesund, al largo della penisola di Stad, nel sudovest del paese.
Lungo oltre 1.700 metri, scavato ai piedi di una montagna, il tunnel marittimo per grandi navi – già sogno di vichinghi e nazisti – costerà 1,6 miliardi di corone (circa 200 milioni di euro). È previsto che i lavori comincino nel 2018.
Già lo scorso febbraio da Oslo era giunta la notizia di un progetto per un ponte galleggiante lungo quattro chilometri che, al costo stimato di 24,5 miliardi di dollari (18,7 miliardi di euro), dovrebbe collegare due fiordi tra Kristiansand e Trondheim, sulla costa meridionale del paese, attualmente distanti oltre venti ore di macchina. La galleria marittima, invece, avrebbe lo scopo di mettere al riparo delle frequenti tempeste le navi di grosso tonnellaggio e i celebri postali che in Norvegia sono una delle attrattive turistiche più conosciute. Già i vichinghi, che erano navigatori provetti, in alcuni tratti di mare della zona erano soliti mettere in secca le imbarcazioni e trasportarle via terra piuttosto che affrontarne i marosi.
Un progetto molto simile era stato già accarezzato verso il 1870 e i nazisti cominciarono a pensarci seriamente durante l’occupazione della Norvegia, senza poi realizzarlo.
I detrattori: “Opera inutile” – Come per ogni grande opera, anche in questo caso si sono manifestati pareri discordi. L’agenzia France Presse cita il professor Knut Samset dell’Università norvegese di scienze e tecnologia, secondo il quale “sarebbe stata una buona idea in passato, quando i battelli erano piccoli e passavano quasi esclusivamente vicino alla costa dove il mare è più pericoloso, mentre ora le navi sono più grandi e sicure”. I soldi, in ultima analisi, “andrebbero solo a proteggere la navigazione turistica”.
Dal 1945 almeno 46 incidenti gravi – I dati forniti dal gruppo Nordvest Fjordservice mostrano che nella zona dalla fine della Seconda guerra mondiale vi sono stati 46 gravi incidenti navali costati la vita ad almeno 33 persone. I fautori del progetto sostengono che il tunnel potrebbe favorire il turismo, abbattere i tempi di trasporto delle merci e decongestionare le strade costiere della Norvegia dal traffico di mezzi pesanti. Cosa che porterebbe – in una nazione attenta alle tematiche verdi – grandi vantaggi all’ambiente.