Sviluppo di ecopolimeri biologici per lo stampaggio di materiale plastico: l’innovazione è bergamasca
Annunciate le novità in serbo da ProLam, azienda specializzata nel settore dell’estrusione di profili d’alluminio, pressofusione e stampaggio di materiali plastici
Intelligenza artificiale che guarda al futuro con un’attenzione crescente all’ambiente. È il percorso intrapreso da una media azienda italiana, tra i leader a livello nazionale ed internazionale nel settore dell’estrusione di profili d’alluminio, nella pressofusione di leghe leggere e nello stampaggio di materiali plastici per molteplici applicazioni.
Si chiama ProLam ed è un’azienda della provincia di Bergamo con oltre trent’anni di esperienza nel settore, ma ancor oggi alla ricerca dell’eccellenza e dell’innovazione, tanto che ha già annunciato, per quest’anno, l’ufficializzazione di alcuni progetti sui quali si sta lavorando da anni: sistemi brevettati a taglio termico che, grazie alla loro innovazione, raggiungeranno livelli altissimi di efficienza energetica nel pieno rispetto delle normative vigenti, l’ampliamento dei sistemi per serrande e la continua evoluzione dei componenti come cerniere e maniglie.
Tra questi, l’azienda punta ad ampliare i piani di investimento in ricerca e sviluppo al fine di utilizzare per la produzione di una parte dei propri articoli ecopolimeri biologici: soluzioni alternative alla plastica derivata solo da idrocarburi fossili. Certamente un percorso tortuoso, ma sicuramente virtuoso, che riempie l’intera azienda di orgoglio per essere i primi ad intraprendere questa strada in un settore indissolubilmente legato alla plastica, che tuttavia può dimostrare, con azioni come questa, di riuscire comunque a portare a termine scelte eco-sostenibili. Se è vero infatti che ProLam non potrà mai rinunciare totalmente alla plastica in quanto azienda stampatrice di materiali plastici, è altrettanto vero che, con i giusti accorgimenti, potrà irradiare il settore all’insegna di scelte green, fino a pochi anni fa impensabili.