In Usa successo per un test sulla fusione nucleare
Secondo la rivista Nature, un esperimento condotto al Lawrence Livermore National Laboratory ha per la prima volta prodotto una quantità di energia superiore a quella necessaria ad innescare la reazione: un passo importante verso la dimostrazione della fattibilità scientifica della fusione
L’energia delle stelle, ovvero la fusione nucleare che riproduce le reazioni che avvengono negli astri, potrebbe essere l’asse portante per lo sviluppo sostenibile del nostro pianeta, poiché è un’energia sicura e compatibile con l’ambiente. In base a quanto pubblicato dalla rivista Nature, alla National Ignition Facility (NIF) negli USA, presso il Lawrence Livermore National Laboratory, per la prima volta si è riusciti a produrre una quantità di energia superiore a quella necessaria ad innescare la reazione; si tratta di un passo importante verso la dimostrazione della fattibilità scientifica della fusione tramite confinamento inerziale. Da sottolineare, però, che questi risultati, ancorché importanti per lo sviluppo della fusione inerziale, sono inferiori a quelli già ottenuti con la fusione a confinamento magnetico. In particolare, se si considera tutta l’energia in gioco il rapporto tra quanto ottenuto e quanto speso, nell’esperimento di fusione inerziale è dell’ordine del 1%. Per confronto con il confinamento magnetico, nell’esperimento JET si è ottenuto un rapporto significativamente più elevato. La strada del confinamento magnetico resta per l’Italia e l’Europa la strada maestra per ottenere l’energia da fusione, un settore dove l’Italia grazie al coordinamento ENEA è leader riconosciuta sia a livello scientifico e tecnologico che a livello industriale come dimostrano le commesse acquisite per la costruzione di ITER che ammontano al 53% del valore assegnato finora.
Presso il Centro Ricerche di Frascati dell’ENEA è in funzione un impianto sperimentale denominato ABC che, grazie a due laser da 100J, concentrati su un bersaglio, permette di effettuare studi sulla focalizzazione dei fasci e sullo sviluppo di modelli teorici per il confinamento inerziale. Inoltre l’ENEA partecipa al progetto europeo HiPER che si propone di realizzare un esperimento che produca molta più energia di quella prodotta nell’esperimento americano usando laser più piccoli e a costi molto inferiori. Anche se il traguardo per ottenere l’energia da fusione non può dirsi ancora vicino, questo risultato sperimentale dimostra come le ricerche in questo campo progrediscano costantemente nel tempo.
Per maggiori informazioni consultare il sito: www.iter.org