Gruppo Iren, sale a 102,6 milioni l’utile netto nei primi sei mesi
Il Cda del Gruppo Iren ha approvato i risultati al 30 giugno 2015 che registrano ricavi a 1,57 miliardi di euro, margine operativo lordo (Ebitda) a 378,1 milioni di euro, risultato operativo (Ebit) pari a 216,7 milioni di euro e un utile netto pari a 102,6 milioni di euro
Conti in ordine nei primi sei mesi per Iren. Approvato dal cda i risultati al 30 giugno 2015, che registrano ricavi a 1,57 miliardi di euro (1,52 miliardi al 30 giugno 2014), margine operativo lordo (Ebitda) a 378,1 milioni di euro (370,5 milioni), risultato operativo (Ebit) pari a 216,7 milioni di euro (228,9 milioni) e un utile netto pari a 102,6 milioni di euro (77 milioni di euro al 30 giugno 2014: +30,3%). L'indebitamento finanziario netto, inoltre, ammonta a 2,15 miliardi di euro in netto calo (-131 milioni di euro) rispetto al 31 dicembre 2014. La crescita degli indicatori economici, in particolare l'utile di Gruppo che segna un incremento superiore al 30%, insieme alla diminuzione di circa 130 milioni del debito netto rappresentano un'ottima base sulla quale implementare le azioni di sviluppo delineate nel piano industriale al 2020, recentemente presentato alla comunità finanziaria.
Risultati in crescita - “Nella prima parte dell'anno in corso il Gruppo ha ottenuto risultati economici e finanziari in decisa crescita, con un incremento di circa un terzo dell'utile e una rilevante diminuzione del debito netto - ha dichiarato il presidente Francesco Profumo. Tali risultati costituiscono un'importante premessa alla realizzazione del piano industriale recentemente presentato al mercato, confermando Iren come una realtà sempre più efficiente, innovativa, vicina al Cliente e primario polo di aggregazione nei territori di riferimento”.
“È proprio nell'ottica di perseguire una maggiore efficienza - ha aggiunto Massimiliano Bianco, amministratore delegato del Gruppo, che nei primi sei mesi dell'anno sono state adottate una serie di modifiche organizzative particolarmente rilevanti: dall'accentramento delle funzioni di staff nella Capogruppo all'unificazione dei sistemi informativi. A queste prime azioni gestionali, si aggiunge la razionalizzazione delle società partecipate e del modello di business comunicato a fine luglio. Tale iniziativa si concluderà entro dicembre e sarà determinante nel processo di integrazione del Gruppo, oltre a comportare una riduzione dei costi operativi, in coerenza con l'ambizioso piano di sinergie previsto nel piano industriale.”