Ecologia

Lo dice Knowledge for Expo, il nuovo osservatorio di Swg e Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna, secondo il quale la situazione non è cambiata di molto rispetto al 2007: ancor oggi il 28% degli italiani pensa che si parli di ecologia e inquinamento solo per moda

Aumentare la convinzione che l’occupazione e lo sviluppo economico del Paese debbano passare dalla tutela dell’ambiente, per far cambiare idea a quell’italiano su tre che è ancora convinto che ci sia un eccessivo allarmismo legato alle tematiche green, dettato da una moda passeggera. Lo chiede Knowledge for Expo, il nuovo osservatorio della società d’indagine Swg e Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna, con l’apporto di Waste Watcher, l’osservatorio permanente sullo spreco nato lo scorso febbraio.
Il nuovo osservatorio sui temi dell’alimentazione, dell’agricoltura, dell’ambiente e della sostenibilità, sotto la direzione scientifica di Andrea Segrè, nasce con l’intento di svolgere ricerche e studi su temi caratterizzanti Expo2015.
La settimana scorsa a Milano sono stati presentati i primi dati relativi all’ambiente, valutati nel corso degli ultimi tre-sei anni, che hanno mostrato una situazione positiva per l’attenzione posta intorno alle grandi tematiche-sfide di Expo.
Mentre, tre quarti dell’opinione pubblica sostiene che la tutela dell’ambiente sia una motore di crescita per lo sviluppo economico e l’aumento dell’occupazione, un italiano su tre crede però che si parli di ecologia e inquinamento solo per moda, perché - per questo 28 % di italiani - la situazione non è così grave. Erano il 35 % nel 2007: “Un quadro pressoché immobile - spiega Maurizio Pessato, presidente Swg -, al quale va aggiunto anche lo scarso senso di fiducia che domina attualmente la società italiana”.
Un’affermazione testimoniata anche da un altro dato: l’81 % degli italiani pensa che le proprie azioni possano contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, ma solo il 18 % si impegna realmente a questo fine.