Buone notizie. L’Italia nella top ten europea delle acque balneabili
Il Belpaese ospita il 26% tra spiagge, fiumi e laghi accessibili dei 27. Cipro al top. Lo dice l’agenzia Ue per l’ambiente
Spiagge, fiumi e laghi d’Europa sono sempre più blu, e l’Italia si piazza nella top ten dell’eccellenza. A un mese circa dall’avvio ufficiale dell’estate 2013, è questa la fotografia che emerge dalla pagella annuale stilata dall’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) sulla base dei dati sulle acque di balneazione raccolti durante la stagione 2012.
Nel rapporto dall’Aea, il 94% dei siti Ue dove fare il bagno risponde agli standard minimi di qualità (+2% rispetto al 2011), che nel 78% dei casi risulta eccellente. Nello specifico, il 95% delle aree costiere e il 91% di quelle di laghi e fiumi europei sono in regola, mentre quelle al top sono rispettivamente l’81% e il 72%. In Europa, le piccole Cipro e Lussemburgo vedono tutti i propri siti di balneazione raggiungere il massimo della qualità, seguite da Malta (97%), Croazia (95%), Grecia (93%), Germania (88%), Portogallo (87%), Italia (85%), Finlandia (83%) e Spagna (83%), sopra la media Ue e nettamente avanti ad altri paesi come Francia e Slovenia.
Un ottimo risultato per l’Italia, che conta il maggior numero dei siti di balneazione dell’Ue: 5.509 (26,5%). Seguono Francia (3.322), Spagna (2.156) e Grecia (2.155).
Bagni in sicurezza nel 97% delle spiagge italiane – Le tante spiagge italiane nel 96,6% dei casi soddisfano i requisiti obbligatori di qualità, registrando un aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente. I siti che rispondono alle linee guida sono passati dall’83% all’86,3%, con 61 (1,3%) non del tutto in regola, contro i 21 dell’anno precedente (+0,9%).
Nel 2011 erano stati 133 quelli chiusi, mentre nel 2012 ce n’è stato solo uno, quello della spiaggia di Mola a Capoliveri (Livorno). Fuori dai parametri risultano 65 spiagge, soprattutto fra Campania, Abruzzo e Calabria.
Per quanto riguarda laghi e fiumi, circa il 91,6% delle aree di balneazione italiane sono risultate in linea con i criteri di qualità obbligatori, registrando un aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente. Quelli che soddisfano i valori guida sono scesi dal 77,1% al 75,5%, ma in compenso nel 2012 nessuna area è stata chiusa.
Buona qualità: dai fiordi norvegesi alle spiagge subtropicali – Secondo il commissario europeo all’Ambiente, Janez Potocnik “è incoraggiante vedere che la qualità delle acque balneabili europee continua a migliorare. Ma molto rimane da fare per assicurare che tutte le nostre acque siano potabili e adatte per fare il bagno, e che i nostri ecosistemi acquatici godano di buona salute”.
“Dai fiordi norvegesi alle spiagge subtropicali, l’Europa è ricca di posti dove rinfrescarsi in estate”, commenta Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Aea. “Il nuovo rapporto dimostra che la qualità delle acque di balneazione è in generale molto buona, ma ci sono ancora siti con problemi di inquinamento. Quindi, prima di immergersi, sollecitiamo la gente a controllare il livello del proprio posto per nuotare preferito”, conclude McGlade.