Clima e disastri. Approfondimento. Se si ripetesse l’alluvione, a Firenze danni per 6 miliardi
Leggi l’intervento del ministro Galletti al summit mondiale sui rischi creati dal cambiamento climatico
“Solo per il territorio comunale di Firenze la stima di danno per le attività economiche e per gli edifici, laddove si verificasse un nuovo evento tipo quello della tragica alluvione del 1966 sarebbe di circa 6 miliardi di euro. Naturalmente resta impossibile stimare la perdita per gli innumerevoli beni artistici e architettonici posti nelle aree a rischio, oltreché le perdite sociali e finanziarie”. È questo uno dei concetti espressi dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, durate l’intervento a Palazzo Vecchio di Firenze in occasione del forum mondiale delle istituzioni di protezione civile intitolato “High level forum on implementing the Sendai framework for disaster risk reduction at local level”, dedicato alla riduzione del rischio climatico.
Secondo Galletti, “nel nostro paese la messa in sicurezza del territorio, la gestione efficiente delle acque, la difesa del suolo, e più nello specifico la mitigazione del rischio idrogeologico, rappresentano ormai da tempo una tematica centrale dell’azione di Governo e una priorità assoluta per il nostro Paese. L’Italia negli ultimi anni ha visto, come del resto altre regioni europee, l’intensificarsi di eventi meteo estremi. Sono sempre più frequenti e intensi periodi di siccità prolungata, che hanno enfatizzato i pericoli di inquinamento da smog nei centri urbani, come anche le “bombe d’acqua”, quelle piogge intense e concentrate alle quali non è indenne, come sapete, neanche un territorio come quello toscano, che determinano alluvioni, allagamenti e frane”.
L'intervento integrale del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti al forum lo trovi in pagina Approfondimenti