Clima. Studio scientifico: urgente ridurre i gas “di breve durata”
Appello di Greenpeace al Governo per il G7 di Taormina. Nei prossimi 25 anni si potrebbero ridurre del 25% le emissioni di metano e del 75% quelle di particolato carbonioso
Un impegno per ridurre i gas serra di breve durata - come il metano, gli idrofluorocarburi o il particolato carbonioso - potrebbe rallentare il riscaldamento globale e al contempo migliorare la salute pubblica e le rese agricole, allineando così l'Accordo di Parigi sul clima agli obiettivi di sviluppo sostenibile. È quanto sostiene un team internazionale di ricercatori in uno studio pubblicato sulla rivista Science.
Il metano e il particolato carbonioso, cioè la fuliggine, sono al secondo e terzo posto nella classifica degli agenti più pericolosi per il clima, preceduti solo dall'anidride carbonica. Contribuiscono inoltre, evidenziano gli esperti, all'inquinamento atmosferico che mette a rischio la salute e inficia la produzione agricola.
"Diversamente dai gas serra molto persistenti come la CO2, quelli di breve durata rispondono molto rapidamente alla mitigazione", spiega Drew T. Shindell, docente di scienze del clima alla Duke University. "Se ci impegnassimo a farlo, è molto probabile che nei prossimi 25 anni, usando tecnologie già esistenti, riusciremmo a ridurre del 25% le emissioni di metano e del 75% quelle di particolato carbonioso".
Nel frattempo, a pochi giorni dal vertice del G7 che si terrà a Taormina (26 e 27 maggio), la direttrice esecutiva di Greenpeace International Jennifer Morgan ha incontrato l'ambasciatore Raffaele Trombetta, responsabile del processo preparatorio e della negoziazione tra i Capi di stato del G7. Durante l'incontro i rappresentanti dell'organizzazione ambientalista hanno consegnato un appello al Presidente Gentiloni. "In queste ore l'amministrazione Usa sta decidendo se abbandonare l'Accordo sul Clima di Parigi. Questo G7 rischia di passare alla storia come il culmine del fallimento della diplomazia internazionale" - recita la lettera indirizzata al Presidente del Consiglio. "Questo è il momento in cui la comunità internazionale deve mostrarsi compatta ed è il momento in cui la Presidenza del G7 deve assumerne la leadership. Il vertice di Taormina potrà risolversi in un fenomenale disastro o in un successo inatteso. Ci appelliamo al Presidente del Consiglio come garante dello spirito di cooperazione tra i Paesi del G7 perché adesso si faccia di tutto per convincere il Presidente Trump a non seguire la logica "America first", ma piuttosto "Planet Earth first".