Dissesto e clima. I geologi: “Aumenteranno le alluvioni con un costo medio annuo di 23,5 miliardi”
Finora l’importo speso in Europa nel periodo 2000-2012 è stato di 4,6 miliardi l’anno. Un appello della federazione dei geologi europei
“È drammatica la previsione di inondazioni e alluvioni in Europa ottenuta dal Panel of Expert in forza alla Federazione europea dei geologi. Si stima, infatti, che entro il 2050, nella Ue arriveremo a spendere ben 23,5 miliardi di euro l’anno per i danni causati da inondazioni, alluvioni e dunque mancata prevenzione. Ben oltre cinque volte l’importo speso per il periodo dal 2000 al 2012 di 4,6 miliardi di euro”. Lo ha affermato Gabriele Ponzoni, segretario generale della Federazione europea dei geologi e consigliere nazionale dei geologi. La federazione europea raggruppa ordini professionali e associazioni di categoria di 24 Stati in rappresentanza di 50mila geologi.
“Il costo delle sole recenti inondazioni di Parigi è attualmente stimato in 600 milioni di euro di danni - ha proseguito Ponzoni - , ma con ogni probabilità si supererà il miliardo di euro. Le inondazioni che hanno colpito l’Europa nel giugno del 2013 hanno causato perdite economiche per 12 miliardi di euro in 9 Stati”. A parere di Ponzoni è essenziale concentrarsi sulla riduzione dei rischi di calamità naturali e a tal fine è strategico adottare misure di mitigazione e prevenzione. Inoltre, spesso si costruisce in aree vulnerabili quali pianure alluvionali, dove gli equilibri tra sistemi naturali e attività antropiche ne risultano fortemente alterati con conseguenti danni importanti a persone ed anche alla produzione agricola. “Con i cambiamenti climatici e il continuo aumento delle attività antropiche in aree a rischio, questo trend porterà solo ad un continuo aumento dei costi”.
“Chiediamo che la geologia venga inserita nelle future direttive europee e in tutte le legislazioni nazionali. Governi, Regioni e Comuni facenti parte dell’Europa - ha concluso Ponzoni - devono avere le mappe di pericolosità come base della pianificazione territoriale e dello sviluppo del territorio. Bisogna educare la società, i cittadini alla conoscenza del rischio naturale, ai comportamenti da adottare in caso di emergenze ed all’importanza della prevenzione”.