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Ecco i numeri della siccità. L’Ispra: nel 2022 colpito il 20% del territorio

where Roma when Lun, 26/06/2023 who roberto

Deficit massimi in Sicilia (-80,7%), Sardegna e nel distretto del fiume Po. E Planet Farms si candida a combattere la desertificazione

Non si arresta il trend in calosiccita.jpg registrato dall’Ispra sul fronte della disponibilità idrica nazionale che nel 2022, con un valore medio che supera di poco i 221 mm (corrispondenti a un volume totale di 67 km3) e una riduzione di oltre il 51% rispetto alla media riferita al periodo 1951-2022, tocca il minimo storico. La riduzione sarebbe decisamente consistente (quasi il 50%) anche facendo riferimento solo all’ultimo trentennio climatologico 1991-2020. Sicilia (–80,7%), Sardegna (–73%) e Distretto idrografico del Fiume Po (–66%) sono le aree più colpite dal deficit idrico nel 2022. Sono i dati diffusi l’altra settimana dall’Ispra in occasione della Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità. Ma la ricorrenza è stata colta anche da un’azienda, la Planet Farms, per propagandare i suoi prodotti.
 
I dati dell’Onu
Il consumo d’acqua è tra i temi dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile, ed entro il 2030 il mondo potrebbe affrontare una carenza idrica globale del 40%, dovuta al surriscaldamento e all’aumento dei consumi. In particolare, il 70% dell’acqua mondiale è impiegata in agricoltura. Solo in Italia vengono utilizzati per questo settore circa 100 milioni di metri cubi d’acqua ogni anno. L’incremento della popolazione mondiale raddoppierà la richiesta di cibo entro il 2050, implicando anche un aumento della produzione agricola.
 
I dati dell’Ispra
Nel 2022 circa il 20% del territorio nazionale versava in condizioni di siccità estrema e circa il 40% in siccità severa e moderata. In termini di persistenza delle condizioni di siccità, il 2022 è risultato in Italia il terzo per gravità, preceduto solo dal 1990 e dal 2002. Questi gli esiti delle ultime stime del Bigbang, il modello realizzato dall’Ispra che analizza la situazione idrologica dal 1951 al 2022 fornendo un quadro di dettaglio delle componenti del bilancio idrologico e della risorsa idrica rinnovabile. L’anno appena trascorso, con un record di 719 mm, ha segnato il minimo nazionale anche in termini di precipitazione totale liquida e solida (un valore inferiore persino a quelli estremi minimi del 2007 e del 2017). Nel 2022 il deficit di precipitazione annua ha interessato il territorio nazionale in maniera molto diversificata: l’area più colpita è il Nord Ovest, dove i valori raggiunti sono stati anche inferiori a –50% rispetto alla media di lungo periodo.
 
La siccità padana
Per tutto il territorio del Distretto idrografico del Fiume Po il deficit percentuale, sempre rispetto alla media di lungo periodo, ha raggiunto il –36%, con un valore di precipitazione annua di soli 650 mm (a fronte di una media annua di circa 1016 mm). Diminuzione elevata anche nel Distretto delle Alpi Orientali che ha segnato un –28%, con punte comprese tra –30% e –40%.
 
L’Appennino
Meno preoccupanti, ma pur sempre notevoli, i deficit dell’ordine del –20%, registrati nel Distretto dell’Appennino Settentrionale e nel Distretto dell’Appenino Centrale con punte anche del –40%.
 
La crisi siccità nel Mezzogiorno
Nel Distretto idrografico dell’Appennino Meridionale il deficit medio per il 2022 pari al –9 %, è risultato invece molto più contenuto, mentre nel Distretto della Sicilia si è attestato a –26%, con punte dell’ordine del –50% nella zona orientale della Regione. Infine, nel Distretto della Sardegna il deficit di precipitazione medio annuo ha registrato un –27%.
 
Il comunicato Planet Farms
In occasione della Giornata mondiale è uscita con un comunicato stampa la Planet Farms, azienda agricola milanese che produce vegetali con tecnologie verticali. Riportiamo un passo del comunicato. “In questo scenario poco rassicurante, che impatta interi comparti produttivi e la vita di tutti, il vertical farming rappresenta una concreta soluzione per produrre cibo ovunque nel mondo e vicino ai consumatori, garantendo allo stesso tempo un utilizzo responsabile delle risorse naturali e idriche. Planet Farms, azienda leader nel vertical farming in Europa, ha sviluppato un sistema di coltivazione unico al mondo che permette di controllare tutti i parametri fondamentali per la crescita di una pianta garantendo un processo il più naturale possibile.  Nello stabilimento Planet Farms di Cavenago, alle porte di Milano, con una superficie netta di coltivazione di 10.000 metri quadri dedicata alla produzione di insalate baby leaf e basilico, entra un seme ed esce un prodotto finito, grazie a un sistema di produzione in grado di garantire la sicurezza degli alimenti e di escludere shock climatici improvvisi capaci di compromettere il regolare approvvigionamento alimentare e le qualità del prodotto”.

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