L’importanza del riciclo. Le batterie sono la prima fonte di inquinamento chimico nei Paesi poveri
Gli accumulatori elettrici di piombo e acido solforico, se trattati in modo scorretto, sono una causa gravissima di contaminazione. Seguono, per pericolosità, le attività minerarie e la lavorazione del piombo
Il mancato riciclaggio delle batterie da auto piombo-acido è la principale fonte di inquinamento chimico nei paesi più poveri del mondo. Lo rivela il rapporto annuale "World's Worst Pollution Problems" (I più gravi problemi di inquinamento del mondo), pubblicato dalle ong ambientaliste Pure Earth e Green Cross Svizzera. Il rapporto elenca le dieci attività più inquinanti.
La prima è il riutilizzo scorretto delle batterie piombo-acido, seguita dal settore minerario e della lavorazione dei minerali grezzi. Al terzo posto c'è la fusione del piombo, al quarto la conceria, al quinto le miniere d'oro artigianali. Le discariche industriali sono al sesto posto, gli edifici industriali al settimo. Ottava fra le attività più inquinanti c'è la manifattura chimica, nona la manifattura in generale. Al decimo posto c'è l'industria delle tinture. Queste attività mettono a rischio oltre 32 milioni di persone al mondo e causano complessivamente una perdita dai 7 ai 17 milioni di anni di vita (per disabilità o morte prematura).