Incendi: in Brasile record nel Pantanal, 16mila da inizio anno
I roghi che hanno devastato oltre 2 milioni di ettari superano già di gran lunga i 12,500 registrati in tutto il 2002
Il Pantanal brasiliano, una vasta pianura allagata situata nella parte occidentale del Paese che è la zona umida più grande del mondo, nel 2020 ha già registrato 16mila incendi, il maggior numero mai avuto in un solo anno. Secondo i dati dell'Istituto nazionale per la ricerca spaziale (Inpe), i roghi hanno devastato oltre 2 milioni di ettari, superando di ampia misura i 12,500 registrati in tutto il 2002.
Solo nei primi 21 giorni di settembre nella zona si sono sviluppati 5.900 incendi, con un’intensità delle fiamme e una velocità di propagazione che negli ultimi giorni sono diminuite solo grazie alle piogge, le prime dopo mesi di grave siccità. L'entità della tragedia è motivo di preoccupazione sia per le ong ambientaliste, sia per il parlamento, che ha inviato una commissione per monitorare la situazione in particolare negli Stati del Mato Grosso e del Mato Grosso do Sul.
I delegati parlamentari hanno affermato che "ci sono solo 170 persone che agiscono nella lotta contro il fuoco e i pompieri sono stati costretti a chiedere aiuto per acquistare carburante", ha riferito il quotidiano Estado de Sao Paulo. Gli indigeni dell'etnia Bororò, che vivono nei villaggi del Mato Grosso, hanno affermato di avere poco sostegno da parte delle autorità per affrontare le fiamme, che hanno distrutto diverse case nella riserva di Tereza Cristina. "Se non vengono prese misure risolute per il recupero del Pantanal, siamo molto vicini alla perdita del suo bioma ", ha sottolineato il deputato di opposizione Paulo Teixeira, del Partito dei lavoratori.