In Lombardia al via il piano energetico ambientale
Più rinnovabili ed efficienza energetica nel programma sottoposto ora alla valutazione strategica Vas
"Il principale obiettivo è il risparmio di energia da fonte fossile. Si tratta prima di tutto di un obiettivo energetico ed ambientale, direttamente collegato alla riduzione di CO2, ma è anche una leva per il rilancio del sistema economico e produttivo, in riferimento alle filiere dell'efficientamento e delle rinnovabili".
A parlare è l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, dopo il via libera del Piano energetico ambientale 2014 (Pear).
"Il Pear - spiega Terzi - è in sintonia con la strategia europea 20-20-20, che si è posta al 2020 tre ambizioni obiettivi: riduzione dei gas ad effetto serra del 20 per cento, rispetto ai livelli del 1990; produzione di energia da fonti rinnovabili pari al 20 per cento dei consumi energetici europei; riduzione dei consumi energetici del 20 per cento".
Nell'ambito della politica italiana di attuazione delle direttive europee, a Regione Lombardia è stato assegnato un preciso obiettivo: la produzione, al 2020, di energia da fonti rinnovabili (esclusi i trasporti) pari all'11,7 per cento.
La Regione Lombardia ha programmato di raggiungere l'obiettivo e, cogliendo la sollecitazione del Consiglio Regionale, incrementare ulteriormente rispetto ad esso la quota delle fonti rinnovabili termiche e del fotovoltaico.
Gli obiettivi del piano potranno essere raggiunti solamente attraverso il concorso di tutti i soggetti che operano all'interno del sistema energetico regionale. Il principio di corresponsabilità ha un valore intrinseco: il cambiamento del sistema energetico verso un'economia e una società più efficiente e a bassa emissione di gas climalteranti, capace di rispondere alla domanda di benessere dell'oggi senza pregiudicare le risorse ambientali del domani, non può essere conseguito dal livello pubblico senza il contributo determinante di chi nella società opera e vive: i cittadini, le imprese, le associazioni di categoria e di volontariato, il mondo delle cooperative e del sociale.
Il Pear è attualmente in fase di Valutazione Ambientale Strategica (Vas), procedimento finalizzato a garantire la sostenibilità del programma, attraverso l'integrazione della dimensione ambientale con quella economica e sociale. Le attività di Vas si concretizzano nella redazione del Rapporto ambientale che diviene parte integrante del Pear.
La domanda di energia nel 2012 si attesta intorno ai 24 Mtep; i valori sono sostanzialmente stabili e prossimi ai valori registrati nel 2000. Negli ultimi anni i settori soggetti alle maggiori variazioni sono stati il terziario, (unico settore che presenta ancora un andamento di forte crescita dei consumi), e l'industria, dove viceversa si è assistito ad un calo, soprattutto negli anni successivi al 2008.
Il settore civile, che comprende i consumi negli ambiti residenziale e terziario, essenzialmente ascrivibili al fabbisogno energetico degli edifici, è responsabile del 45 per cento dei consumi regionali, ed è caratterizzato da un patrimonio edilizio vetusto ed inefficiente. Particolarmente critica risulta la situazione del patrimonio edilizio pubblico, nel quale oltre la metà degli edifici appartengono alla classe energetica peggiore.
Le fonti energetiche rinnovabili sono in forte crescita, e corrispondono al 2012 al 9.3 per cento dei consumi; l'obiettivo posto dal decreto 'burden sharing' al 2016 (8,5 per cento) è quindi stato superato, mentre una ulteriore crescita è necessaria per il raggiungimento dell'obiettivo al 2020.
Sul versante normativo, si prevede di anticipare l'entrata in vigore della normativa europea sugli edifici a emissioni quasi-zero: i nuovi edifici e gli edifici ristrutturati a partire dal 2016 saranno quindi energeticamente efficienti.
Dal punto di vista dell'efficienza impiantistica, gli interventi più rilevanti riguardano l'estensione dell'obbligo di ispezione periodica agli impianti a biomassa e l'obbligo di installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore:
questi ultimi risultano un efficace strumento per la diffusione di una maggiore consapevolezza da parte degli utenti.
Il Pear abbraccia tutti i campi: settore civile, Industria, Trasporti, Agricoltura. Quest'ultimo, in particolare, risulta un'importante fonte di carburanti non tradizionali; in particolare le politiche agricole incentivano la filiera di produzione e utilizzo delle biomasse legnose e il riutilizzo dei sottoprodotti agricoli.
Il Pear, in un'ottica sussidiaria, intende fornire agli Enti locali gli strumenti necessari all'attuazione delle proprie azioni di riduzione dei consumi fossili; in questo ambito rilevante è in particolare il sostegno all'attuazione dei Paes, azione già intrapresa nel caso della Provincia di Bergamo.