torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Nube atomica, segnalate radiazioni in Scandinavia. Nessun valore anomalo in Lombardia

where Milano when Lun, 06/07/2020 who roberto

I valori misurati sul nord Europa sono estremamente bassi e privi di rilevanza per la salute. Secondo una Ong austriaca si tratta di un prodotto di fissione

Non sembrano aver raggiunto l’Italiacontrolloradiazioni.jpg le tracce di isotopi radioattivi segnalate a giugno in alcuni paesi scandinavi tra cui Norvegia, Svezia e Finlandia, che hanno allarmato popolazioni e governi. Le radiazioni, di origine artificiale ignota, includeva isotopi I-131, Cs-134, Cs-137, Co-60 e Ru-103.
 
In Lombardia, dove i controlli sulla radioattività artificiale in aria sono svolti quotidianamente dal Centro regionale di radioprotezione di Arpa Lombardia, non risulta al momento alcun valore anomalo. I valori misurati sul nord Europa sono estremamente bassi, dell'ordine del microBq/m3, e privi di rilevanza per la salute. Tuttavia, la miscela di radionuclidi fa supporre che la causa possa essere collegata a un malfunzionamento in impianto nucleare. Si tratta infatti di un mix di prodotti di fissione, alcuni con tempo di dimezzamento estremamente breve, di norma presente nelle emissioni delle centrali nucleari in funzione. Nonostante siano vigenti protocolli internazionali che vincolano tutti i Paesi a segnalare eventuali anomalie, ad oggi non ci sono informazioni certe circa l'origine dell'evento che sembra comunque collocarsi nell'emisfero settentrionale, nel nord dell'Europa o dell'Asia. Alcuni dei dati misurati dalle centraline lombarde per la misura della dose gamma in aria sono visibili sul portale europeo EURDEP (https://remap.jrc.ec.europa.eu/Advanced.aspx), in cui confluiscono anche i dati misurati in Italia. Salvo alcune fluttuazioni dovute alla variabilità dei livelli di radioattività naturale, l'analisi dei dati conferma l'assenza di anomalie significative sul nostro territorio. L'evoluzione dell'evento viene in ogni caso tenuta sotto osservazione e monitorata costantemente.
 
L’origine - L'Ong Ctbto, che monitora il bando mondiale degli esperimenti atomici, segnala che le sostanze proverrebbero dalle regioni occidentali della Russia e sarebbero prodotti da fissione nucleare. La zona in cui si è avuto un aumento, debole, di radioattività, rilevato dalla centralina di monitoraggio del Ctbto a Stoccolma il 22 e 23 giugno, copre più o meno il terzo meridionale della Svezia, la punta nord della Danimarca, la metà sud della Finlandia, l'Estonia, la Lettonia e una parte del territorio di frontiera nord-occidentale della Russia, compresa San Pietroburgo. L'aria, secondo quanto rilevato dall'Organizzazione del trattato per la proibizione completa dei test nucleari, contiene isotopi di cesio 134, cesio 137 e rutenio 103.
 
"Si tratta certamente di prodotti di fissione nucleare, molto probabilmente di origine civile", ha dichiarato il portavoce dell'Ong con sede a Vienna, Lassina Zerbo. "Siamo in grado di stabilire la probabile regione d'origine, ma localizzarne l'esatta provenienza non fa parte del mandato del Ctbto", ha aggiunto su Twitter Zerbo. Da parte sua la società russa di gestione di centrali nucleari Rosenergoatom ha voluto chiarire che nessun incidente ha avuto luogo in alcun suo impianto in quella regione: "Nessuna anomalia è stata registrata nelle centrali nucleari Leningradskaya e Kolskaya", ha dichiarato un portavoce della società, citato dalle agenzie russe. Nessuna anomalia neanche da impianti nucleari di Svezia e Finlandia. "Abbiamo un sistema avanzato di rilevamento di sicurezza dei livelli di radioattività e non ci sono emergenze", ha dichiarato, citato dai media, il portavoce presidenziale, Dmitri Peskov, che ha aggiunto di non sapere da dove provenga questa informazione. Ieri la società russa di gestione di centrali nucleari Rosenergoatom ha voluto chiarire che nessun incidente aveva avuto luogo in alcun suo impianto in quella regione. L'aria, secondo quanto rilevato dall'Organizzazione del trattato per la proibizione completa dei test nucleari, contiene isotopi di cesio 134, cesio 137 e rutenio 103. "Si tratta certamente di prodotti di fissione nucleare, molto probabilmente di origine civile", ha dichiarato il portavoce dell'Ong con sede a Vienna, Lassina Zerbo.

immagini
controllo-radiazioni
leggi anche: