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Permessi allegri alla discarica Ilva. Arrestato il presidente della provincia di Taranto

where Taranto when Mar, 21/05/2013 who matteo

Non si ferma l’inchiesta “Ambiente svenduto”. Le nuove accuse riguardano la discarica di rifiuti pericolosi vicina all’impianto. L’Arpa Puglia avverte: ridurre la produzione del siderurgico o nuovi rischi sanitari

Il presidente della provincia di Taranto, Giovanni Florido, è stato arrestato dai militari della Guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta su presunti favori all’Ilva denominata “Ambiente svenduto”. L’accusa è di concussione. Oltre a quello di Florido sono stati eseguiti altri tre provvedimenti per l’ex assessore provinciale all’Ambiente, Michele Conserva, l’ex dirigente dell’Ilva, Girolamo Archinà, e l’ex segretario della provincia, Vincenzo Specchia. Gli ultimi due hanno già beneficiato degli arresti domiciliari.
Occhi puntati sulla discarica – Florido è accusato di concussione in relazione alla gestione da parte dell’Ilva della discarica di rifiuti speciali Mater Gratiae, che si trova all’interno del siderurgico. In particolare, Florido e Conserva sono accusati di aver indotto, dal 2006 al 2011, i dirigenti del settore ecologia e ambiente della provincia di Taranto a rilasciare autorizzazioni per la discarica “in carenza dei requisiti tecnico-giuridici”.
Ma davanti al gip, Patrizia Todisco, sia Archinà che Conserva hanno deciso di non rispondere alle domande.
Il rischio sanitario – “La riduzione della capacità produttiva dell’impianto, o la sua delocalizzazione anche scaglionata nel tempo, appaiono al momento come le più efficaci misure di mitigazione del rischio sanitario nell’area di Tamburi”: lo ha detto il direttore generale dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato, parlando a Milano a un seminario della fondazione Irccs Ca’ Granda del caso Ilva.
Assennato ha analizzato l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata al siderurgico e gli eventuali riflessi sulla salute dei cittadini. Il riferimento è al limite di otto milioni di tonnellate annue di acciaio autorizzato e, in particolare, alle emissioni di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) dalla cokeria.
A renderlo noto è Legambiente Taranto, che ieri ha incontrato a Roma, insieme ad altre associazioni ecologiste ioniche e alle parti sociali, il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando.

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