Permessi allegri alla discarica Ilva. Arrestato il presidente della provincia di Taranto
Non si ferma l’inchiesta “Ambiente svenduto”. Le nuove accuse riguardano la discarica di rifiuti pericolosi vicina all’impianto. L’Arpa Puglia avverte: ridurre la produzione del siderurgico o nuovi rischi sanitari
Il presidente della provincia di Taranto, Giovanni Florido, è stato arrestato dai militari della Guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta su presunti favori all’Ilva denominata “Ambiente svenduto”. L’accusa è di concussione. Oltre a quello di Florido sono stati eseguiti altri tre provvedimenti per l’ex assessore provinciale all’Ambiente, Michele Conserva, l’ex dirigente dell’Ilva, Girolamo Archinà, e l’ex segretario della provincia, Vincenzo Specchia. Gli ultimi due hanno già beneficiato degli arresti domiciliari.
Occhi puntati sulla discarica – Florido è accusato di concussione in relazione alla gestione da parte dell’Ilva della discarica di rifiuti speciali Mater Gratiae, che si trova all’interno del siderurgico. In particolare, Florido e Conserva sono accusati di aver indotto, dal 2006 al 2011, i dirigenti del settore ecologia e ambiente della provincia di Taranto a rilasciare autorizzazioni per la discarica “in carenza dei requisiti tecnico-giuridici”.
Ma davanti al gip, Patrizia Todisco, sia Archinà che Conserva hanno deciso di non rispondere alle domande.
Il rischio sanitario – “La riduzione della capacità produttiva dell’impianto, o la sua delocalizzazione anche scaglionata nel tempo, appaiono al momento come le più efficaci misure di mitigazione del rischio sanitario nell’area di Tamburi”: lo ha detto il direttore generale dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato, parlando a Milano a un seminario della fondazione Irccs Ca’ Granda del caso Ilva.
Assennato ha analizzato l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata al siderurgico e gli eventuali riflessi sulla salute dei cittadini. Il riferimento è al limite di otto milioni di tonnellate annue di acciaio autorizzato e, in particolare, alle emissioni di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) dalla cokeria.
A renderlo noto è Legambiente Taranto, che ieri ha incontrato a Roma, insieme ad altre associazioni ecologiste ioniche e alle parti sociali, il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando.