La politica e l’ambiente. La tassa sulle bibite e l’Imu sulle piattaforme
La Manovra inventa nuove imposte. Arriva il tributo di 1 euro al chilo sugli imballaggi di plastica
Una tassa sugli imballaggi di plastica, l’Imu sulle piattaforme petrolifere, una tassa sulle bevande zuccherine sono tra le nuove imposte inventate dal Governo per fare cassa e che vanno a toccare i settori dell’ambiente e dell’energia. Dalle ultime bozze del decreto fiscale, in cui compare l'intesa di massima su riduzione dell'uso del contante e inasprimento delle pene per i grandi evasori, raggiunta mercoledì all'alba dopo un Cdm fiume, spunta anche l'Imu sulle piattaforme.
I giacimenti in mare
L'imposta, oggetto di varie diatribe anche giudiziarie negli anni scorsi, si applicherà a partire dal 2020 sulle "piattaforme marine con struttura emersa destinata alla coltivazione di idrocarburi" dentro i "mari territoriali", quindi entro le 12 miglia. Alle piattaforme si applicherà un'aliquota fissa del 10,6 per mille che andrà in larga parte allo Stato e per il 3 per mille ai Comuni, ma su una base imponibile ridotta del 20% e sulla base dei soli valori contabili (non quelli catastali come per gli immobili). Gli incassi previsti saliranno così a 570 milioni (con un aumento di circa 6 milioni). Nella bozza di legge, i rigassificatori continueranno a pagare sulle sole aree a uso abitativo e di servizi civili.
La tassa sugli imballaggi di plastica
Dopo le proteste di imprese e consumatori, arriva intanto un'apertura del ministro dell'Ambiente sulla nuova imposta sulla plastica, che va ad aggiungersi al prelievo Conai destinato invece a finanziare i costi di raccolta differenziata e riciclo. Il tributo sarà da 1 euro al chilo, ne saranno esentate le plastiche riciclate e forse alcune plastiche biodegradabili (pare non tutte).
Il tributo sulle bibite zuccherine
Sempre in manovra potrebbero arrivare nuove tasse sulle sigarette e la sugar tax (inizialmente quotata circa 250 milioni), da applicare solo sulle bevande con zuccheri aggiunti. Una tassa che però non piace a Italia Viva e che il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, che per primo l'aveva proposta, vorrebbe finanziasse la scuola.
Altre tasse
Il nuovo testo conferma l'impianto anti-evasione, dalla lotta alle frodi su accise e carburanti alla spinta all'uso del Pos, con le multe per chi non accetta le carte e 50 milioni per estrazioni e premi speciali, in aggiunta alla lotteria degli scontrini che partirà dal primo gennaio, per chi paga con la moneta elettronica. Non ci sarà, salvo ripensamenti dell'ultima ora, un aumento delle tasse sulle vincite sopra i 500 euro, che compariva nelle prime bozze. Al suo posto sale di mezzo miliardo il Preu sulle slot e sulle videolotterie. Lamentele arrivano anche dalle partite Iva, per le annunciate modifiche alla flat tax al 15%. Gli autonomi saranno investiti anche dal cambio degli acconti: invece di intervenire sulle scadenze delle rate per i pagamenti legati agli Isa, il governo ha infatti optato per una riduzione al 90% dell'acconto del 30 novembre.