Il 45% degli edifici certificati nel 2023 rientra nelle classi peggiori
Il Superbonus ha permesso uno scatto dell’efficienza energetica nel settore immobiliare e delle costruzioni. Ma non basta. La sfida della riqualificazione e le soluzioni migliori per la sostenibilità saranno in mostra al Saie di Bologna dal 9 al 12 ottobre
In Europa gli edifici determinano il 36% delle emissioni di gas a effetto serra, confermando il ruolo fondamentale del settore delle costruzioni per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Ma il lavoro da fare è molto, considerando che il 45% degli edifici certificati nel 2023 in Italia rientra nelle classi peggiori (F e G). Per questo, ad aprile, l’Ue ha approvato la direttiva “case green”, che punta a ridurre il consumo energetico e le emissioni clima-alteranti di case e palazzi entro il 2035 e arrivare al 2050 alla completa decarbonizzazione edilizia. Nel nostro Paese, la corsa verso la riqualificazione energetica degli immobili ha avuto un notevole impulso grazie al Superbonus 110%. Secondo Ance, grazie alla misura, il 5,8% del patrimonio edilizio nazionale è stato riqualificato.
Riqualificazione ed efficientamento energetico saranno grandi protagonisti della prossima edizione del Saie, la fiera delle costruzioni: progettazione, edilizia, impianti, in programma alla fiera di Bologna dal 9 al 12 ottobre 2024, anche attraverso l’iniziativa speciale “Piazza efficientamento energetico”, volta ad approfondire il tema e scoprire le principali innovazioni in questo campo.
La classe A cresce del 4%
Ma qual è la situazione generale sul nostro territorio? Una chiave di lettura arriva dall’elaborazione di Saie dei dati Siape, il Sistema informativo sugli attestati di prestazione energetica (Ape) sviluppato dall’Enea. Secondo le ultime rilevazioni, i certificati Ape richiesti dal 2015, anno di attivazione del sistema, sono quasi 6 milioni, di cui 1,1 milioni solo nel 2023 (+12% rispetto al 2022). Sempre nel 2023, a ricadere nelle classi energetiche peggiori (F e G) è quasi la metà degli edifici certificati (45%). Quelli appartenenti alla classe A sono invece circa il 16%. La situazione è in leggero miglioramento rispetto al 2022: gli Ape che ricadono nelle classi A sono aumentati di 4 punti percentuali, mentre sono calati di 6 punti quelli appartenenti alle classi F e G.
Il confronto con il 2019, l’ultimo anno pre Superbonus, evidenzia l’impatto della misura: in questo caso le classi A sono aumentate del 7%, mentre le classi F e G sono in calo di 9 punti. A livello regionale, analizzando sempre il periodo 2015-2023, il maggior numero di Ape di classe G e F si riscontrano nel Lazio (65%), seguito da Liguria (62%), Toscana (62%), Umbria (61%) e Molise (61%). Mentre, guardando alla somma delle classi A, i territori più virtuosi risultano al Nord: Valle d’Aosta (20%), la provincia autonoma di Trento e Lombardia (entrambe al 15%).
Il programma della fiera
«L’efficientamento energetico è una delle sfide fondamentali del settore e più in generale per il nostro futuro», commenta Michele Ottomanelli, direttore tecnico di Saie. «Come dimostrano i dati Siape», aggiunge, «ci troviamo in una situazione migliorata negli ultimi anni, soprattutto grazie all’azione di incentivi e bonus. Occorre però proseguire su questa strada e non abbandonare il percorso intrapreso».
Tutte le info sul Saie: https://www.saiebologna.it