Accordo nell’Unione europea anche per l’efficienza energetica: 32,5% al 2030
La nuova direttiva stabilisce un nuovo obiettivo di efficienza energetica del 32,5% (dal 20% al 2020) per l'Ue al 2030
L'efficienza energetica in Europa rialza la testa e punta ad un obiettivo di riduzione dei consumi a livello Ue del 32,5% entro il 2030. Lo prevede la nuova direttiva sull'efficienza energetica su cui Europarlamento, Consiglio e Commissione europea hanno finalmente raggiunto un accordo in settimana e che dovrà ora essere adottato formalmente dalle istituzioni dell'Unione. L'intesa sull'efficienza energetica sembrava lontanissima solo una settimana fa, quando le istituzioni Ue avevano interrotto il negoziato. Ma l'ok alla direttiva rinnovabili del 14 giugno ha ridato slancio alle ipotesi di accordo, raggiunto grazie all'ultimo tentativo della presidenza bulgara.
La nuova direttiva, se riceverà il via libera formale da Consiglio ed Europarlamento, stabilisce un nuovo obiettivo di efficienza energetica per l'Ue per il 2030 del 32,5% (dal 20% al 2020), con una clausola di revisione al rialzo entro il 2023. Ci sono anche misure per aumentare la trasparenza sulle bollette del riscaldamento, con i consumatori - soprattutto quelli in condomini con sistemi di riscaldamento collettivi - che avranno diritto a ricevere informazioni più chiare e frequenti sui loro consumi, così da controllarli meglio.
Per quanto riguarda il negoziato sulla governance dell'energia, il punto più problematico era la richiesta degli europarlamentari di inserire una clausola sull'Ue "a emissioni zero nette entro il 2050", stralciata alla fine del negoziato. Con gli accordi su efficienza, rinnovabili e governance, comunque, la Commissione Ue ha ora tutti i parametri di riferimento per poter preparare la strategia Ue per il clima 2050, con l'obiettivo di pubblicarla a novembre.