Efficienza energetica, la commissione UE mette in mora l'Italia
Assieme al nostro Paese ci sono altri 14 paesi: Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia e Portogallo
"La Commissione europea ha deciso di inviare una lettera di costituzione in mora all'Italia, insieme a Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia e Portogallo, chiedendo formalmente il corretto recepimento nel diritto nazionale della direttiva sull'efficienza energetica (direttiva 2012/27/Ue)". Lo rende noto lo stesso Esecutivo comunitario, pubblicando il “pacchetto infrazioni” di gennaio.
La direttiva del 2012 - si legge ancora - stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell'efficienza energetica nell'Ue, al fine di garantire il conseguimento dell'obiettivo dell'Unione relativo all'efficienza energetica del 20% entro il 2020, e di gettare le basi per ulteriori miglioramenti dell'efficienza energetica al di là di tale data. A norma della direttiva, tutti i Paesi Ue sono tenuti a utilizzare l'energia in modo più efficiente in tutte le fasi della catena energetica, dalla produzione al consumo finale".
"Gli Stati membri - conclude il bollettino - dispongono ora di due mesi per replicare alle argomentazioni addotte dalla Commissione. Se non si attiveranno entro due mesi, la Commissione potrà inviare un parere motivato alle rispettive autorità".