Aicarr: serve un’unità di missione per l’efficienza in edilizia
De Santoli: driver centrale di sviluppo ma serve lavoro organico. Presso il Ministero delle Infrastrutture, devono stare insieme costruzioni, edilizia scolastica e dissesto idrogeologico
Per spingere sull'efficienza energetica, nel quadro di rinnovamento intrapreso dal Governo, “sarebbe auspicabile affrontare la questione in modo organico e strategico con la costituzione di una unità di missione per l'efficienza energetica in edilizia presso il Ministero delle Infrastrutture, insieme alle altre strutture di missione, quella per l'edilizia scolastica ed universitaria e quella per il dissesto idrogeologico”. Lo dichiara Livio de Santoli, presidente di Aicarr (Associazione italiana condizionamento dell'aria riscaldamento e refrigerazione) e delegato per l'edilizia e politiche energetiche dell'Università La Sapienza.
Voglia di strategia complessiva - “L'efficienza energetica rappresenta una grande opportunità di crescita e sviluppo di un Paese come l'Italia, compresso tra uno sviluppo a volte incontrollato delle fonti rinnovabili e una quota ancora consistente superiore all'80% di energia prelevata dall'esterno sotto forma di fonte fossile”, dice de Santoli e, “per essere una grande opportunità per il Paese deve però essere inquadrata in una strategia e una pianificazione energetica complessiva”.
Inadempienti in 35 punti – Intanto, “sono stati individuati più di venti dispositivi che il governo dovrà emanare per l'attuazione concreta della direttiva comunitaria sull'efficienza energetica” e “sono stati evidenziati dalla Commissione europea ben 35 punti di inadempienza da parte dello Stato Italiano per l'attuazione di quella direttiva”.
In tutto ciò, conclude il presidente Aicarr, “sono in ballo decine di miliardi di euro per l'industria delle costruzioni e per le nuove occupazioni sull'efficienza energetica in edilizia e vige già da un anno l'obbligo, da parte delle Pubbliche Amministrazioni centrali, di intervenire con riqualificazioni mirate per un 3% annuo del proprio patrimonio immobiliare” ma c'è “soprattutto la necessità di coordinare le azioni”.