Caminetti e stufe a biomasse, in Toscana c’è la possibilità di mettersi in regola
Lo si può fare attraverso il sito SIERT. Dall’inizio del mese di ottobre il personale dell'Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR) potrà verificarne l’effettivo accatastamento
I cittadini che non hanno ancora provveduto ad accatastare il proprio caminetto, stufa o caldaia a biomasse secondo quanto previsto dalla DGR n.222/2023 del marzo scorso, dal 1° ottobre 2023 potranno mettersi in regola gratuitamente tramite la pagina web del SIERT (www.siert.regione.toscana.it) accedendo tramite Spid o CNS. Il procedimento è informatizzato, rapido ed intuitivo, non prevede alcuna spesa e non necessita di interventi di tecnici specializzati. Può essere fatto in qualsiasi momento e solleva il cittadino da possibili responsabilità nel caso in cui l’impianto dovesse essere oggetto di controlli.
Come fare
L’obbligo di accatastamento dei generatori di calore alimentati a biomasse con potenza utile nominale inferiore ai 10 kW presenti nelle abitazioni di tutto il territorio toscano sussiste da marzo 2023. Fino al 30 settembre non erano previsti controlli, mentre dall’inizio del mese di ottobre il personale di ARRR potrà verificarne l’effettivo accatastamento.
Sono esclusi dall’obbligo di accatastamento i camini dismessi e quelli che rappresentano l'unica fonte di riscaldamento dell’abitazione. In questo caso il cittadino non dovrà fare la procedura di accatastamento, ma solo una auto-dichiarazione, il cui modulo è scaricabile sempre dal sito del SIERT.
Per chiarire eventuali dubbi o per chi incontra difficoltà nelle procedure informatiche, è attivato il numero telefonico 800 151822, a cui è possibile chiedere informazioni o fissare un appuntamento presso un ufficio territoriale di ARRR. Nel caso di futuri controlli, laddove l'impianto non risultasse in regola, la delibera prevede comunque la possibilità di procedere, senza incorrere in sanzioni, all'accatastamento entro e non oltre 30 giorni dalla data del controllo.