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Nella cassaforte italiana un tesoretto di 57mila gigawattora

where Roma when Mar, 29/01/2013 who redazione

Presentato il secondo “Rapporto sull’efficienza energetica” dell’Enea: risparmiato il 17% di energia in più rispetto all’anno precedente, pari ai consumi di una città come Roma. Ma il Wwf attacca: “Dati peggiori rispetto al 1990, colpa dell’incoerenza politica”

Le misure previste dal Piano d’azione per l’efficienza energetica (Paee) hanno consentito all’Italia nel 2011 un risparmio complessivo di 57.595 gigawattora, con un incremento del 17,1% rispetto al 2010. Numeri che ci hanno consentito di arrivare al 46% dell’obiettivo di 126.540 GWh atteso al 2016. Questo quanto emerge dal secondo “Rapporto sull’efficienza energetica” presentato dall’Enea la scorsa settimana al ministero dello Sviluppo economico.
Il rapporto – strumento di monitoraggio e valutazione per le politiche energetiche nazionali – mette in evidenza un miglioramento nel 2010 per il nostro paese di oltre un punto percentuale rispetto al 2009. “Il risparmio energetico che si è conseguito – ha detto il commissario dell’Enea, Giovanni Lelli – corrisponde ai consumi di una città come Roma. I risultati hanno una significativa ricaduta per l’economia italiana e sono parte dei progressi fatti dalla green economy”. Le misure più efficaci sono state i Titoli di efficienza energetica (Tee, o certificati bianchi) e gli standard minimi di prestazione degli edifici che da sole hanno permesso un risparmio di energia totale pari all’80%: 43% dai Tee, che risultano anche i più convenienti dal punto di vista economico per lo stato, e 37% dagli standard minimi.
I miglioramenti, spiegano gli esperti, sono stati possibili grazie alle tecnologie più innovative in particolare per il settore residenziale (40.065 GWh), per il terziario (1.987 GWh), per le industrie (10.143 GWh) e per i trasporti (5.400 GWh). 
Un elogio dello strumento dei certificati bianchi è arrivato dal presidente dell’Authority per l’energia elettrica e il gas, Guido Bortoni: “Una delle poche esperienze di successo – li ha definiti – che ci hanno copiato anche all’estero. Hanno funzionato bene e sono costati poco”.
I numeri, dunque, sono positivi. Ma non abbastanza per gli ambientalisti: “In tempi di crisi, il risparmio energetico dovrebbe essere il primo punto nell’agenda dei partiti, e invece i provvedimenti positivi sono minati e a tempo – osserva Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed energia del Wwf Italia. – “Tutti parlano e straparlano di efficienza energetica in Italia, ma i fatti sono ancora decisamente troppo pochi. Anzi, per l’ennesima volta siamo costretti a fare appello al futuro Parlamento perché confermi e renda davvero efficace il 55% di sgravio fiscale per la riqualificazione verde degli edifici”. “Va reso merito all’Enea – prosegue Midulla – di mettere i decisori davanti ai dati concreti: le tabelle nell’executive summary dimostrano in modo lampante che dal 1990 il livello di efficienza energetica in Italia è diminuito in tutti i settori. Questo anche a causa di provvedimenti mai coerenti e molto contraddittori”.
Sulle eco-ristrutturazioni concorda il senatore del Pd, Francesco Ferrante, che parla di una “situazione in bilico: ci sono alcune cose positive, ma manca una politica complessiva e stabile che ci faccia stare tranquilli”.

Info: www.enea.it e www.efficienzaenergetica.enea.it 

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