Efficienza energetica

Il segretario Co.Aer parla di inapplicabilità del meccanismo di incentivazione

Il Conto Termico non favorisce lo sviluppo del settore delle pompe di calore, tanto più se si considera che il meccanismo presenta evidenti criticità. È quanto sostiene Giampiero Colli, segretario Co.Aer, che parla di inapplicabilità del meccanismo di incentivazione.
“In termini di prestazioni - rileva Colli -, il Conto Termico è più oneroso del 55% ed è meno remunerativo”. “Per esempio, ipotizzando una pompa di calore da 10 kW e considerando una spesa di installazione di circa 8mila euro, con l’incentivo al 65% l’utente otterrebbe 5.400 euro distribuiti in 10 anni, ovvero 540 euro all’anno; con il Conto termico, che tra l’altro presenta tariffe variabili in base alle aree climatiche, otterrebbe invece un totale di 1.497 euro, pari a 749 euro annui ma per soli due anni. A conti fatti, non è proponibile”.
Oltretutto, spiega ancora il segretario di Co.Aer, si corre il rischio di trovare pericolose “scorciatoie”, dando spazio al fenomeno dell’economia sommersa e vanificando così lo spirito dell’incentivazione che punta, invece, a stimolare la diffusione delle tecnologie più evolute e a fare ripartire l’economia reale. “Credo che il Conto termico sarà certamente lo strumento del futuro - ha concluso - ma oggi ancora non funziona”.