Così nel Pisano nasce una nuova Comunità energetica rinnovabile
E.On è partner tecnico di Italconcia per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, installato sul tetto della conceria, che renderà disponibili 98mila kWh di energia da condividere con i residenti e le pmi della zona
La condivisione dell’energia diventa realtà: E.On è partner tecnico di Italconcia, azienda specializzata nella lavorazione della pelle di vitello, per la realizzazione della prima Comunità energetica rinnovabile del comune di Castelfranco di Sotto (Pisa). L’impianto fotovoltaico installato sul tetto della conceria renderà disponibili circa 98mila kWh di energia da condividere con gli utenti residenziali, le pmi e le partite Iva dell’area circostante.
La produzione da fonte rinnovabile e la successiva condivisione dell’energia rappresentano un elemento strategico per garantire sostenibilità, risparmio e indipendenza energetica. In questo contesto, spiega una nota di E.On, le Comunità energetiche rinnovabili (Cer) svolgono un ruolo cruciale portando benefici ambientali, economici e sociali.
348 moduli ad alta efficienza
La Comunità energetica rinnovabile è in fase di costituzione e sorge in prossimità del borgo toscano a 50 chilometri da Firenze, in un’area che ha sviluppato un’alta vocazione manifatturiera della quale l’azienda è espressione. La Cer nascerà attorno all’impianto fotovoltaico che, con 348 moduli ad alta efficienza e una potenza di 154 kWp, produrrà circa 188 mila kWh di energia, di cui circa il 50% messa a disposizione degli utenti che parteciperanno alla Comunità. Gli incentivi, che verranno erogati dal Gse (Gestore servizi energetici), verranno poi suddivisi fra gli aderenti e a progetti a supporto della comunità locale. Per Italconcia, che ha investito nella realizzazione dell’impianto, si prevede il rientro economico in circa 3-4 anni, in funzione degli effettivi giorni di sole e dell’energia auto consumata dall’azienda. Successivamente all’attivazione della Cer da parte del Gse potranno poi unirsi altri impianti di produzione che verranno installati sui tetti dei membri o di altre aziende del territorio che vorranno aderire al progetto.
I benefici
La riduzione delle emissioni CO2 è tra i principali plus di una Cer. Allo stato attuale, si calcola un risparmio per l’area di Castelfranco di Sotto di circa 60.189 kg di CO2 l’anno, equivalente a quanto assorbito da 2.408 alberi. È auspicabile che si aggiungano col tempo altri nuovi impianti di energia solare, riducendo ulteriormente le emissioni climalteranti. Le Cer possono impattare positivamente anche sulla sostenibilità delle imprese coinvolte, consentendo un miglioramento del proprio profilo Esg (Environmental, social, and governance), un aspetto sempre più rilevante in vista del crescente obbligo di redazione del bilancio di sostenibilità.