Eco-ospedali, il sant’Orsola Malpighi di Bologna punta 41 milioni sulla trigenerazione
Partono i lavori per la nuova centrale energetica del polo sanitario bolognese. Riduzione dei consumi del 27% e tagli alla CO2 fino a 1.589 tonnellate l’anno
Partono i lavori per la realizzazione della nuova centrale di trigenerazione energetica all’ospedale sant’Orsola Malpighi di Bologna. Il sistema, informa una nota di Siram (multinazionale attiva nella gestione dei servizi energetici e tecnologici), permetterà un risparmio di energia primaria pari a 4.863 tep l’anno, corrispondente al 27% dei consumi energetici attuali della struttura, ed eviterà l’emissione di 1.589 tonnellate di CO2 equivalente ogni 12 mesi di attività.
Questo balzo in avanti arriva grazie a un accordo firmato a inizio maggio tra il Fondo europeo per l’efficienza energetica (Eeef) e la spa Progetto Isom. Si tratta, ricordano i promotori “di un importante passo verso il risparmio e l’efficienza energetica di uno dei più grandi complessi ospedalieri italiani, che conta circa 5.355 dipendenti e 1.758 posti letto”. La chiusura finanziaria dell’accordo è stata raggiunta attraverso una partnership pubblico privata che porta in dote un volume di circa 41 milioni di euro, 32 dei quali finanziati dal Fondo, per un periodo complessivo di vent’anni.
Isom è una società di progetto formata da Manutencoop facility management, Siram e Sinloc.
La centrale trigenerativa sarà composta da due motori di cogenerazione a metano da oltre 3.3 MW elettrici e 2.9 MW termici con due gruppi frigoriferi monostadio da circa 2 MW. Inoltre, verrà ristrutturata l’attuale centrale di produzione del valore. Sarà rinnovato anche il sistema di condutture che trasporta il riscaldamento e la refrigerazione tra la centrale e i padiglioni ospedalieri.