Il governo frena il Superbonus. Coordinamento FREE: ecco le nostre proposte
Tra le proposte, la garanzia che cessione del credito e sconto in fattura rimangano disponibili per tutte le misure ed eliminazione del limite di reddito sul superbonus sulle abitazioni singole
Il pacchetto detrazioni fiscali si è rivelata negli anni come una delle politiche più efficaci nel nostro Paese, che ha consentito di realizzare, nel solo periodo 2014-2019, risparmi energetici cumulati di 8 Mtep, quasi metà del risultato prodotto da tutte le politiche dedicate all’efficienza energetica e valore confrontabile con quanto necessario da qui al 2030. A scriverlo in una nota è il Coordinamento Free. Risultato simile per il superbonus, con benefici economici diretti legati all’emersione dal nero delle imprese e all’aumento del reddito complessivo generato nella filiera delle costruzioni, oltre alle evidenti ricadute ambientali e sociali, secondo quanto riportato da numerosi studi. Secondo Open Economics e Luiss Business School, a fronte di un aumento della spesa per edilizia abitativa pari a 8,75 miliardi nel triennio 2020-2022, si registrerebbe un incremento del valore aggiunto complessivo per il Paese di 16,64 miliardi.
Le proposte di Free
Su queste basi, Free ritiene che la manovra approvata dal Consiglio dei Ministri in merito al pacchetto detrazioni non solo non risponda al percorso di sostenibilità previsto dall’accordo di Parigi sul clima e dagli obiettivi comunitari, ma non si fondi nemmeno su un reale presupposto economico, per quanto cerchi apprezzabilmente di dare continuità almeno ad alcune misure del pacchetto detrazioni. Il Coordinamento FREE propone alcune modifiche: garantire che cessione del credito e sconto in fattura rimangano disponibili per tutte le misure del pacchetto, in quanto principale strumento di garanzia dell’efficacia delle misure stesse; togliere il limite di reddito sul superbonus sulle abitazioni singole, perché crea una disparità di trattamento con i condomìni; ipotizzando semmai criteri di accesso più stringenti del salto di due classi; assicurare continuità per almeno cinque anni a tutte le misure del pacchetto detrazioni, incluso il sismabonus, premiando gli interventi più meritevoli in termini di decarbonizzazione, rimandando a tal fine ad apposito provvedimento del MiTE.