No al taglia-bollette - Assistal: “La cogenerazione a rischio estinzione”
Assistal calcola che l’impatto della nuova tassazione vada dai 4 ai 6 € per MWH consumato, a seconda della taglia, ivi compresi gli impianti ad alta efficienza CAR
Mentre siamo in attesa di recepire la Direttiva 27 sull’Efficienza Energetica, attraverso la quale l’Europa ci chiede di promuovere la cogenerazione ad alto rendimento, il nostro Paese sembra procedere in controtendenza. Lo dice Assistal in un comunicato.
Sul tavolo del prossimo Consiglio dei Ministri ci potrebbe essere un provvedimento che rischia non solo di vanificare gli indirizzi europei in materia di politica energetica volti alla promozione della cogenerazione ad alto rendimento (CAR), ma anche di affossare l’intero sistema industriale votato all’Efficienza Energetica.
Da indiscrezioni circolate nelle ultime ore (peraltro confermate ndr) risulta che in un Decreto Legge in preparazione siano previsti pagamenti di oneri di sistema nella misura del 5/10% per l’energia consumata all’interno di RIU (Reti Interne di Utenza) e SEU (Sistemi Efficienti di Utenza), ossia all’interno delle reti private di distribuzione, comprese quelle dei siti industriali manifatturieri, nonché la possibilità di una revisione biennale delle quote da parte dell’Autorità sulla base delle necessità di gettito dell’erario.
Tutti i soggetti che producono e distribuiscono energia a grandi clienti industriali rischiano così di subire perdite per svariati milioni di euro e di rendere impossibile qualsiasi pianificazione d’investimento per l’energia efficienziale.
In controtendenza con gli indirizzi europei, il nostro Paese pare quindi pronto a votare l’estinzione della generazione distribuita ed in particolare della cogenerazione nell’industria, non di meno non consentendo alle E.S.Co. di agire nel proprio ruolo di investitori efficienziali per gli operatori industriali.
Assistal rigetta tale ipotesi ed anzi invita il Governo a confermare una stabilità di medio/lungo termine delle norme esistenti e della fiscalità, evitando di introdurre continue e radicali modifiche, in particolare in forma di tassazioni, che impediscono la formulazione di credibili programmi di investimento.