Obama, obiettivo 40 GW dalla cogenerazione
Gli Stati Uniti spingono sull’acceleratore dell’efficienza energetica nell’industria. L’ordine esecutivo firmato da Barack Obama lo scorso 30 agosto fissa un obiettivo di 40 GW da raggiungere in dieci anni tutti con nuovi impianti Chp, Combined heat and power, ossia la produzione combinata di energia elettrica e calore (cogenerazione).
L’ordine esecutivo, apprendiamo da una nota, è “volto a facilitare gli investimenti in efficienza energetica industriale” con un risparmio stimato di 100 miliardi di dollari. Non solo, incentiva al contempo “la competitività del settore manifatturiero e la creazione di nuovi posti di lavoro”. Verranno coinvolte con un ruolo attivo le agenzie regionali del governo che faranno cultura, mediante un ciclo di workshop regionali, sui benefici e le possibilità d’investimento nel settore.
La Energy information administration statunitense, Eia, ha nel frattempo confermato in modo ufficiale i progressi compiuti nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica sotto la presidenza Obama. L’anno scorso la quantità di CO2 rilasciata nell’atmosfera in America ha toccato infatti il livello più basso da vent’anni a questa parte, con un meno 2,4% sul 2011. Conta molto il fatto che il taglio sia avvenuto in una fase di crescita economica, osservano gli esperti.
Nel merito, i dati dell’Eia evidenziano una sostanziosa riduzione del ricorso al carbone: nel 2011 questa fonte ha rappresentato il 43% della produzione elettrica degli Stati Uniti, in picchiata rispetto al 51% del 2005. Inoltre, migliorano l’efficienza energetica e la diffusione di automobili con consumi ridotti.