Pompe di calore: in Italia +21,2% per gli investimenti 2017
Ufficio studi Anima: bene anche la produzione (+4,4%) e l’export (+3,4%)
Cresce il settore delle pompe di calore in Italia: nel 2017 il valore della produzione è aumentato del +4,4%. Lo rivela l’Ufficio Studi di Anima, che segnala una crescita anche per il 2018(+2,3%), seppur più contenuta rispetto all’anno scorso.
Anche il mercato estero dimostra di continuare ad apprezzare il prodotto italiano: nel 2017 le esportazioni sono aumentate del +3,4% e anche per il 2018 si prevede una crescita del +2,7%. L'export assorbe quasi tre quarti della produzione ed è rivolto principalmente ai mercati europei (Germania, Francia, Spagna), ma anche a Russia, Stati Uniti e il Medio Oriente (soprattutto Arabia Saudita ed Emirati Arabi). Grande attenzione alla voce investimenti, aumentati esponenzialmente nel 2017 (+21,2%). Un trend che si prevede confermato anche nel corso del 2018 (+6,3%).
“Le pompe italiane hanno beneficiato del Piano Impresa 4.0. - dichiara Carlo Banfi, presidente Assopompe - . Lo confermano i dati elaborati dall'Ufficio studi Anima; il nostro comparto gode di buona salute a livello di produzione ed esportazione. Nel 2017 abbiamo incrementato gli ottimi risultati del 2016”. “Secondo le previsioni 2018, la corsa non rallenterà - aggiunge Banfi - la nostra tecnologia è votata all'export. Basti pensare che esportiamo oltre il 70% di quel che produciamo. Mi auguro che l'attuale instabilità politica non alteri il buon corso della manifattura italiana, che ha appena accennato a rialzare la testa dopo anni di profondo buio. Auspico un sostegno da parte della politica italiana alle imprese che hanno bisogno di certezze per poter continuare a investire e strutturare piani industriali almeno quinquennali”.