Superbonus. I crediti d’imposta possono essere usati per compensare i contributi previdenziali
Lo fa sapere l’Agenzia delle entrate in risposta a un interpello
I crediti d’imposta acquistati e che sono stati maturati con il Superbonus possono essere utilizzati per compensare – attraverso il Modello F24 – i pagamenti dei contributi previdenziali. A fornire queste indicazioni è direttamente l’Agenzia delle entrate attraverso la risposta all’interpello n. 478, che è stato pubblicato lo scorso 18 dicembre. In base all’articolo 17 del Decreto Legislativo n. 241 del 9 luglio 1997, il legislatore ha fatto luce introducendo una norma di interpretazione attraverso la legge di conversione del DL n. 11/2023 che dà la possibilità di procedere con la compensazione tra crediti e debiti di enti impositori diversi.
Come fare
I crediti d’imposta maturati da lavori edilizi connessi con il superbonus e con gli altri bonus edilizi – anche quando sono stati oggetto di una cessione – seguono le regole ordinarie. Questo significa, in altre parole, che è possibile utilizzarli quando si devono compensare debiti con enti impositori diversi. I contribuenti, a questo punto, hanno la possibilità di utilizzare i crediti maturati in seguito all’esercizio delle opzioni per la cessione del credito e per lo sconto in fattura per compensare eventuali debiti. Anche quando coinvolgono direttamente dei contributi previdenziali Inps. Devono, ad ogni modo, essere rispettate le regole generali per utilizzare queste somme direttamente all’interno di un Modello F24.