Tre progetti europei di efficienza energetica per Officinæ verdi
300 miliardi di euro/anno e 20 milioni di posti di lavoro dallo sviluppo al 2020 di misure di efficienza energetica a livello europeo
Si chiamano Trust EPC South, Remourban e R2 Cities, i tre progetti europei in tema di efficienza energetica in cui Officinæ Verdi, l’energy efficiency group nato dalla joint venture tra UniCredit e WWF, opera come advisor in tema di sostenibilità economico – finanziaria di progetti e soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica, per un volume di finanziamenti complessivo di circa 39 milioni di euro.
Trust EPC South - Sono 9 i partner coinvolti nel progetto europeo Trust EPC South, finanziato dall’Unione Europea per 2 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon 2020 e finalizzato a supportare lo sviluppo delle aziende che operano nel settore dei servizi energetici. Tra questi le società spagnole Creara e Bureau Veritas, le italiane Ambiente Italia, LifeGate, Officinæ Verdi. Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Croazia e Grecia i Paesi scelti come target perché il livello di efficienza energetica del loro settore terziario è scarso e necessita miglioramenti strutturali.
Nel dettaglio, il progetto prevede la creazione di una piattaforma di confronto a livello nazionale che coinvolgerà istituzioni finanziarie, tecnici, politici, autorità di regolamentazione e aziende del terziario; l’elaborazione di una metodologia di valutazione finanziaria dei progetti all’interno di un quadro di riferimento condiviso per creare fiducia negli istituti finanziari; un’analisi comparata del settore terziario dei Paesi target per identificare gli ostacoli allo sviluppo degli EPC (energy performance contracting) ed elaborare soluzioni; la diffusione internazionale dei risultati del progetto.
Remourban - Remourban è un progetto smart cities, con un budget di 22 milioni di euro, per sostenere processi di rinnovamento urbano all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale. La sperimentazione di soluzioni innovative nei settori dell’energia, dell’information and communication technology e della mobilità avverrà con un forte coinvolgimento dei cittadini, veri e propri propulsori di innovazione insieme agli stakeholder nel progettare le smart city del futuro. In tema di energia, la riduzione dei consumi sarà raggiunta attraverso interventi di riqualificazione energetica e servizi di energy management avanzato. Valladolid (Spagna), Tepebasi/Eskisehir (Turchia) e Nottingham (Gran Bretagna) sono le città coinvolte nel progetto. La replicabilità delle soluzioni sarà verificata in due città follower: Seraing (Belgio) e Miskolc (Ungheria).
Tra i 22 partner, oltre a Officinæ Verdi, ci sono anche Fondazione Cartif, le municipalità di Nottingham, Valladolid, Tepebasi/Eskisehir e Youris.com.
R2 Cities - È giunto al secondo anno di attività R2 Cities, progetto che vede impegnati 15 partner di 6 differenti nazionalità, con un budget da 15 milioni di euro del Settimo Programma Quadro europeo per le attività di ricerca, con specializzazione nella riqualificazione energetica. Obiettivo è realizzare una riduzione del 60% dei consumi di energia attraverso interventi di efficienza energetica in tre quartieri di edilizia residenziale pubblica di tre città (Genova, Valladolid e Kartal), con la prospettiva di sviluppare una vera e propria metodologia di intervento per individuare soluzioni economicamente sostenibili e replicabili in contesti differenti.
Ad oggi, sono state emanate le gare di appalto per la realizzazione degli interventi sui siti di Genova e Kartal, mentre per Valladolid, dove i proprietari degli immobili sono privati, è stata avviata la procedura di concessione pubblica.
Officinæ Verdi si è occupata di valutare la sostenibilità economico-finanziaria di ciascuna tecnologia e delle soluzioni nell’insieme, per ciascun sito.
“L’efficienza energetica – ha detto Giovanni Tordi amministratore delegato Officinæ Verdi - secondo le ultime stime Wwf, potrebbe generare al 2020, a livello europeo, un volume di affari per 300 miliardi di euro/anno e 20 milioni di posti di lavoro, più o meno l’equivalente del Piano Juncker di rilancio dell’economia europea”.