La bolletta secondo Matteo - Bozza Mise, il calo del 10% con incentivi spalmati su 25 anni, stop anche a energivori e Ferrovie
Le misure sono state anticipate da Staffetta quotidiana
La riduzione del 10% delle bollette elettriche per le Pmi dovrebbe comportare un allungamento obbligatorio del periodo di incentivazione da 20 a 25 anni di cui godono gli impianti fotovoltaici. È quanto emerge dalle slide della bozza del Ministero dello Sviluppo economico utilizzata come base per la discussione tra i vari soggetti coinvolti, anticipate da Staffetta quotidiana.
“Il piano - si legge nelle slide - garantirà risparmi sulla bolletta elettrica, a regime, stimabili in circa 1,9-2 miliardi di euro su base annua”: due terzi dei risparmi andranno a vantaggio delle Pmi, un terzo a beneficio di tutti i consumatori.
Per quanto riguarda il fotovoltaico “si propone - dicono ancora le slides - di allungare obbligatoriamente il periodo di incentivazione da 20 a 25 anni, con conseguente riduzione della spesa media annua mediamente del 20%, senza riconoscere alcun tasso di interesse; dalla misura è atteso un gettito di 700-900 milioni di euro”. C'è poi una spalmatura volontaria degli incentivi alle rinnovabili non fotovoltaiche (100-250 milioni di euro), già prevista dal “Destinazione Italia”. Tra le altre misure, la riduzione del contingente di potenza interrompibile, l'abolizione dell'ulteriore esenzione dal pagamento di cui godono i grandi consumatori con potenza superiore a 40 MW, la limitazione del regime tariffario delle Ferrovie ai consumi del servizio universale, lo stop alla scadenza per gli sconti a Vaticano (2014) e San Marino (2015), l'obbligo per i consumatori connessi a reti di privati di contribuire per una quota parte crescente nel tempo degli oneri generali di sistema da cui ora sono esentati, l'abolizione dello sconto agli ex dipendenti di alcune società di distribuzione. È prevista, inoltre, la riduzione di alcuni costi di sistema: i costi di funzionamento del Gse, per esempio, verranno pagati da coloro che utilizzano i suoi servizi e non dai consumatori. Il ministero, infine, propone di spostare sulla fiscalità generale i costi relativi allo smantellamento delle centrali nucleari (misura che vale tra 100 e 300 milioni), ma vuole anche intensificare i controlli sui beneficiari degli incentivi.
Dal Ministero dello Sviluppo Economico è stato comunque precisato che si tratta di una bozza di lavoro, per altro datata. Contiene una serie di ipotesi sui provvedimenti allo studio per ridurre la bolletta elettrica in particolare per la Piccola e Media Industria che sono oggetto di numerosi incontri, ancora in corso, con gli stakeholders interessati, al termine dei quali, nelle prossime settimane sarà presentato il piano complessivo.