Elettricità

Planimetria e lavori erano stati depositati già alla fine del 2018

Il progetto della nuova centrale a gas della Spezia con cui Enel vuol sostituire quella a carbone, che invece avrebbe dovuto chiudere fra due anni, è da settimane sul sito del ministero. E la planimetria del nuovo impianto risulta depositata addirittura dalla fine del 2018. Il Comune della Spezia non ha mai pubblicato il progetto – leggiamo su Il Secolo XIX –. La verità è che non si è trattato di una sorpresa. Lo dicono gli atti.
 
Appena eletto il sindaco della città ligure Pierluigi Peracchini aveva detto invero che di dismissione dell'Enel se ne sarebbe riparlato chissà quando. Era scoppiato un putiferio. Il Comune aveva ridimensionato. Dopo di che aveva approvato in consiglio un testo in cui chiedeva a Enel di restare, usando il gas. E il progetto depositato è esattamente questo. Prevede un lungo cantiere, con una modesta parte di demolizioni, con movimentazione di terre pari a 18.900 metri cubi, con una profondità di scavo di 5 metri. I lavori interesseranno 25 mila metri quadrati. Si prevede l’allestimento di aree logistiche necessarie per lo stoccaggio dei materiali, fuori dal perimetro di centrale.
 
L’operazione prevede due fasi costruttive. Prima si inserirà l’unità turbogas, con funzionamento a ciclo aperto, poi il completamento a ciclo chiuso, con l’aggiunta della caldaia a recupero e della turbina a vapore. Si parla di 54 mesi in tutto, senza nemmeno chiarire quando sarà dismesso l'uso del carbone. Non più nel 2021, probabilmente, visto che Enel ha datato la riconversione ad un periodo "da qui al 2025".
 
Ai sindacati la prospettiva piace. Non così a quanti speravano in una svolta. Molti avevano creduto in campagna elettorale all’impegno di Marco Tarabugi, poi eletto in maggioranza, per un progetto di parchi giochi acquatici e di spazi verdi, capaci di "dare occupazione per i giovani" e di "tutelare l’ambiente".