Eurelectric, l’innovazione energetica consentirà risparmi per 70 miliardi
Lo rivela uno studio delle società elettriche europee, che punta su minori costi diretti delle forniture di elettricità, in particolare dalle rinnovabili, insieme alla maggiore efficienza energetica
Una maggiore innovazione nel settore energetico consentirà di ottenere benefici, da qui al 2030, per circa 70 miliardi di euro l'anno grazie alla riduzione delle bollette, ai minori consumi degli edifici e ad effetti macroeconomici vari. È quanto emerge dallo studio presentato a Bruxelles da Eurelectric nel quadro del piano d'azione consegnato al commissario Ue all'energia, Gunther Oettinger, dal presidente di Eurelectric e ad di Enel, Fulvio Conti.
“L'innovazione nel settore dell'energia è il mezzo per uscire dalla crisi, intraprendere un percorso sostenibile per il futuro, dare nuovi posti di lavoro” ha detto Oettinger, in
vista del prossimo vertice di fine mese che avrà l'energia fra i temi chiave in agenda. “L'Europa ha bisogno di innovare, abbiamo 500 milioni di abitanti con fame di energia a basso costo” ha spiegato Conti, che ha chiesto all'Europa “maggiore supporto in un momento storico di recessione”, un'indicazione chiara dell'innovazione come priorità politica, l'integrazione delle attività di ricerca a livello Ue, insieme alla possibilità di lavorare sulla dimostrazione e commercializzazione delle nuove tecnologie e al rilancio della
partnership fra pubblico e privato.
Secondo lo studio di Eurelectric, due sono i principali volani della crescita economica dell'Ue grazie all'innovazione: minori costi diretti delle forniture di elettricità, in particolare dalle rinnovabili, e maggiore efficienza energetica. L'indice di innovazione dell'Ue è ancora indietro rispetto ai suoi principali concorrenti a livello globale, che sono Corea del Sud, Usa e Giappone. Allo stesso tempo, però, l'Unione dei 27 mantiene alcuni punti di forza: il record di nuovi brevetti nel campo dell'energia pulita (il 33% di quelli registrati nel periodo 1988-2007) e la leadership nella liberalizzazione del mercato energetico, delle rinnovabili e dei contatori intelligenti.
Secondo Hans ten Berge, segretario generale di Eurelectrics, uno degli ostacoli per nuovi passi avanti nell'Ue è l'eccesso di regole. Quali sono allora le misure che l'industria dell'energia chiede all'Ue? “Un quadro di riferimento chiaro - ha detto ten Berge - che per me significa impiegare il mercato europeo delle emissioni (Ets) come volano per le politiche dell'energia, completare la liberalizzazione del mercato e creare concorrenza
per i consumatori”.
Lo studio lo puoi trovare qui