Giappone, addio al nucleare entro il 2030, ma via libera immediato alle centrali sicure
Il premier Noda, che in vista delle nuove elezioni strizza l’occhio agli imprenditori, ha proposto il riavvio dei reattori per assicurare energia
Il Giappone ha reso noto di voler abbandonare l'energia nucleare entro il 2030, in un'inversione di rotta rispetto all'obiettivo - fissato prima del disastro di Fukushima - di aumentare la quota di energia atomica per la fornitura elettrica.
Ma il governo del primo ministro Yoshohiko Noda, che dovrà con tutta probabilità ripresentarsi al voto entro fine anno, ha anche proposto che nel frattempo tornino in funzione i reattore giudicati sicuri dalla nuova autorità per il nucleare.
Di certo il crescente movimento anti-nucleare giapponese si opporrà a questa proposta.
L'impianto nucleare di Fukushima Daiichi fu danneggiato dal terremoto e dallo tsunami avvenuti in Giappone nel marzo 2011.