Gazprom e Shell firmano accordo per estrarre shale oil nell’Artico
In base alle leggi vigenti, solo le società russe controllate dallo Stato per oltre il 50% e con non meno di cinque anni di esperienza nel settore della ricerca marina possono operare sulla piattaforma continentale russa
La compagnia russa Gazprom e l'anglo-olandese Shell hanno siglato un accordo per sviluppare la cooperazione nell'Artico russo e la produzione di petrolio di scisto. Lo fa sapere il gigante energetico russo Gazprom, precisando che l'intesa è stata siglata ad Amsterdam a margine di una visita ufficiale del leader del Cremlino Vladimir Putin.
Il memorandum riguarda “l'esplorazione e l'estrazione di idrocarburi nell'Artico russo e in acque profonde all'estero”. In base alle leggi vigenti, solo le società russe controllate
dallo Stato per oltre il 50% e con non meno di cinque anni di esperienza nel settore della ricerca marina possono operare sulla piattaforma continentale russa. Al momento, solo Rosneft e Gazprom soddisfano questi requisiti e possono coinvolgere altre aziende attraverso joint venture.
La Shell ha inoltre siglato un accordo con Gazprom Neft, il braccio petrolifero di Gazprom, per cooperare nell'esplorazione e nella produzione petrolifera in Russia. Giacimenti di petrolio di scisto si trovano nella Siberia occidentale nelle zone di Baženov, Abalak e Frolovskaja. I depositi sono ad una profondità di più di due chilometri e sono distribuiti su
oltre un milione di chilometri quadrati.