Ricerca Bestack, dai cartoni ondulati buoni risultati igienico-sanitari
La garanzia del rispetto delle norme igieniche e sanitarie per gli alimenti è uno dei fattori principali che determinano le scelte del consumatore. Queste garanzie devono riguardare tutti gli aspetti della filiera, compreso l’imballaggio. Lo dimostra un recente studio promosso dal consorzio Bestack, organismo che riunisce a livello nazionale i produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta.
Assieme all’Università di Bologna (dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari di Cesena), il consorzio ha sviluppato una ricerca biennale incentrata sulla valutazione del contributo del packaging nella contaminazione microbiologica dei prodotti ortofrutticoli. L’analisi ha riguardato le due principali tipologie di imballaggio per ortofrutta impiegate sul mercato: cartone ondulato monouso e cassette di plastica a sponde abbattibili riutilizzabili.
Nel complesso, spiega la ricerca, negli imballaggi analizzati è stata riscontrata la presenza di una carica microbica non pericolosa per il consumatore, ma in grado di alterare e ridurre la qualità complessiva del prodotto fresco. Nello specifico, negli imballaggi riutilizzabili è stata riscontrata la presenza di coliformi totali e di sporigeni anaerobi, assenti invece nel cartone. I microrganismi trovati sono inoffensivi per l’uomo, ma dannosi per il prodotto.
È risultato, inoltre, che i frutti confezionati in cartone hanno un decimo delle probabilità di essere contaminati rispetto a quelli nelle plastiche a sponde abbattibili.
Lo studio biennale promosso da Bestack è il primo gradino di un più ampio progetto di ricerca volto a rendere ancora più igienica la frutta e la verdura italiane.