L’Autorità ricorre al Consiglio di Stato sui costi di sbilanciamento
Lo ha detto il presidente Guido Bortoni nel corso di unl’audizione al Senato dicendosi disponibile a introdurre una differenziazione tra eolico e fotovoltaico
L’Autorità per l’energia ricorrerà al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Lombardia che ha accolto il ricorso dei produttori di rinnovabili contro la delibera sui costi di sbilanciamento. Lo ha detto il presidente Guido Bortoni nel corso di un'audizione al Senato. Il Tar di Milano aveva infatti accolto il ricorso di Anev e altre aziende annullando la delibera Aeeg 281 del 05 luglio 2012.
Il provvedimento dell’authority ridefiniva l'applicazione dei corrispettivi di sbilanciamento per le fonti rinnovabili non programmabili, al fine di promuovere una maggiore responsabilizzazione dei produttori ed evitare che i connessi costi continuassero a gravare sui soli consumatori di energia elettrica.
“Riteniamo giusto - ha sottolineato - un meccanismo che responsabilizza i produttori di energie rinnovabili. Rispettiamo la sentenza, ma non siamo d’accordo quando il Tribunale dice che discriminiamo tra fonti rinnovabili e fonti convenzionali. Siamo invece disponibili a introdurre una differenziazione all’interno delle fonti non programmabili, considerando che l'eolico in Italia è meno programmabile del fotovoltaico”.