Gattoni (Cib), biometano agricolo bloccato dalla spirale della burocrazia
Il presidente del consorzio biogas parla dei cortocircuiti burocratici che impediscono lo sviluppo del settore, ponendo restrizioni assurde
"L'attuale governo è sensibile ai nostri valori ma, purtroppo, dobbiamo segnalare l'esistenza di cortocircuiti burocratici che continuano a bloccare lo sviluppo del nostro settore, imponendo, ad esempio, delle restrizioni assurde sul fronte dell'alimentazione dei biodigestori e impedendo, di fatto, le riconversioni degli impianti esistenti dalla produzione di biogas per la produzione elettrica a quella di biometano per i trasporti".
È l’allarme sollevato da Piero Gattoni, presidente del Cib - Consorzio Italiano Biogas, nel corso dell'incontro “La corsa ad ostacoli dell'economia circolare in Italia”, organizzato da Legambiente. "Chiediamo dunque al ministro Costa - continua - di intervenire per sbloccare le potenzialità del più grande giacimento di energia verde italiana, che tanto può dare al nostro sistema energetico e alla nostra economia anche in termini di occupazione e di nuovi investimenti".
La replica del governo è con le parole di Vannia Gava, sottosegretario all'Ambiente. "Crediamo fortemente nelle potenzialità del biometano, che può essere davvero un giacimento di energia pulita e sostenibile del panorama nazionale. Conosco molto bene la vicenda degli impianti a biogas agricoli, perché ho avuto modo di ascoltare le istanze del mondo agricolo: mi hanno illustrato le necessità di immaginare un percorso di riconversione degli impianti che possa essere accompagnato da nuovi incentivi, in vista del termine del regime fiscale (previsto per il 2.021) che sostiene la produzione di biogas. Si tratta di una strategia che ho recepito e che condivido”.
“Ci stiamo confrontando - ha quindi aggiunto Gava - con il Ministero dello Sviluppo Economico e con quello dell'Agricoltura ed abbiamo già interessato gli organismi tecnici, e cioè il comitato dei biocarburanti, per capire se è possibile trovare una strada per rendere possibile questo passaggio. In altri termini, siamo sul pezzo e stiamo seguendo da vicino la vicenda. Credo davvero che il biometano possa essere un’eccellenza italiana in grado di dare una risposta positiva sia alle esigenze di approvvigionamento energetico che di difesa dell'ambiente. Il biometano può essere ricavato anche dai rifiuti, con soli 70 chili di rifiuto umido si possono percorrere 100 chilometri con un'auto a metano: basta pensare a questo per rendersi conto delle potenzialità di questo processo".