Così si fa! Enea assume 340 giovani per potenziare ricerca e innovazione
Nei prossimi tre anni saranno poi assegnati altri 350 posti a tempo indeterminato, per un totale di circa 700 persone assunte. Per Testa, un “segno di fiducia nella ricerca pubblica italiana”
Sono 340 i giovani ricercatori e tecnologi che hanno preso servizio in ENEA negli ultimi sei mesi, la maggior parte laureati in discipline scientifiche e oltre il 40 per cento donne; le assunzioni sono tutte a tempo indeterminato e vanno a potenziare i 14 tra centri e grandi laboratori di ricerca dell’ENEA presenti sul territorio nazionale, oltre ai 16 uffici territoriali di consulenza su efficienza energetica e pianificazione energetico-ambientale. Si tratta della prima parte di un piano di assunzioni più ampio, che proseguirà a breve con l’entrata in servizio di altre 40 persone e con nuovi concorsi nel triennio 2019-2021 per oltre 300 posizioni, fino a un totale di circa 700 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato.
“Queste nuove assunzioni evidenziano la volontà di rafforzare il percorso di rinnovamento avviato per affrontare una stagione caratterizzata da rilevanti sfide tecnologiche”, ha detto il Presidente dell’ENEA Federico Testa, in occasione della cerimonia di benvenuto che si è svolta nei giorni scorsi a Roma, presso la sede dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. “Con questa cerimonia vogliamo dare il benvenuto a professionalità che hanno deciso di dare fiducia alla ricerca pubblica in Italia e in particolare a un’agenzia come la nostra, in prima linea sulla ricerca applicata e il trasferimento dell’innovazione alle imprese, in settori strategici come l’energia e l’ambiente”, ha concluso Testa.
I nuovi assunti saranno impegnati soprattutto nei settori dell’efficienza energetica, con l’ENEA nel ruolo di Agenzia nazionale, dell’economia circolare, delle tecnologie energetiche e della fusione; settori per i quali partiranno quest’anno i lavori di realizzazione, al Centro ricerche di Frascati, della grande infrastruttura di ricerca internazionale Divertor Tokamak Facility (DTT), che creerà 1.500 nuovi posti di lavoro altamente qualificati, con un ritorno economico di 2 miliardi di euro a fronte di investimento da 500 milioni di euro già finanziati.