Raee, 1.638 tonnellate di lampade raccolte da Ecolamp
“Ma il quadro complessivo della raccolta dei rifiuti elettronici è allarmante: meno 9% sul territorio nazionale”
Ecolamp ha chiuso l’anno 2012 giungendo a quota 1.638 tonnellate di lampade fluorescenti esauste raccolte sul territorio nazionale. Un dato positivo, sottolinea il consorzio, in controtendenza rispetto alla flessione complessiva registrata dal comparto raee, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che vede la raccolta scendere del 9%.
Ma gli obiettivi che Ecolamp (www.ecolamp.it) si è posto nel corso dell’anno non possono dirsi completamente raggiunti. “Numerosi sono gli ostacoli che impediscono la diffusione di abitudini ecocompatibili: la scarsa informazione veicolata dalle istituzioni governative e, soprattutto, il disinteresse (ostruzionismo?) da parte dei distributori”, accusa una nota del consorzio. Secondo un’inchiesta della Legambiente, nonostante l’obbligo di legge, solo quattro centri della grande distribuzione su dodici coinvolti a Bari, Milano e Roma accettano il ritiro delle lampadine esauste. I motivi? Addetti alle vendite non a conoscenza della normativa “uno contro uno”, mancanza di contenitori per il conferimento, limitata proattività dei distributori, scarsa abitudine a tali richieste da parte dei cittadini.
“I distributori ignorano, o trascurano, gli obblighi imposti dal decreto uno contro uno – commenta Fabrizio D’Amico, direttore generale di Ecolamp – e ancora pochi cittadini sono a conoscenza della possibilità di restituire il materiale esausto al momento dell’acquisto di un prodotto equivalente. I nostri dati di raccolta registrano un incremento del 12% rispetto al 2011, crescita proporzionalmente più consistente se si considerano i materiali pervenuti attraverso i soli canali dedicati ai professionisti del settore illuminotecnico”.